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Massimo Giletti, ammissione a In Onda: "Per le minacce ho ricevuto solidarietà da tutta la politica, tranne che dal M5s"
Massimo Giletti, ospite a In Onda su La7, non risparmia critiche al Movimento 5 Stelle. Il conduttore di Non è l'Arena, nel salotto di Luca Telese e David Parenzo, ha ripercorso quanto accaduto in questi mesi e, in particolare, le minacce ricevute dal boss mafioso Filippo Graviano. Il giornalista ha messo le mani avanti, ammettendo di aver ricevuto "solidarietà da molte parti della politica, tranne una: non ho visto una presa di posizione pubblica del Movimento 5 Stelle. La Raggi lo ha fatto e ho molto apprezzato, avrei voluto lo facesse anche il Movimento 5 Stelle, i suoi vertici. Un silenzio che pesa". Poi la chiara frecciatina al Guardasigilli Alfonso Bonafede: "I grillini hanno fatto quadrato intorno a un ministro, importante, molto vicino al premier Conte".
Proprio lui secondo Giletti avrebbe dovuto prendere le distanze dalle parole del boss che in un'intercettazione dal carcere diceva "il ministro sta facendo il suo lavoro". In questo caso - prosegue il giornalista - il ministro della Giustizia avrebbe dovuto dire "Io non ho bisogno dei complimenti di un super boss", perché "essere silenti su una cosa del genere credo sia molto grave".