Autostrade
Quarta Repubblica, il farneticante attacco del grillino Buffagni a Bruno Vespa: "Lei dice che se cade il ponte va bene"
“Lei ha detto che se cade il ponte va bene”. Stefano Buffagni sceglie malissimo le parole e incappa in uno spiacevole incidente in un confronto con Bruno Vespa a Quarta Repubblica. Nel salotto di Nicola Porro si parla ovviamente del dossier riguardante Autostrade per l’Italia, con la giornata che è stata dominata dalle dichiarazioni di Giuseppe Conte, che nelle interviste sui giornali si è espresso in termini perentori sulla revoca della concessione ai Benetton, salvo poi fare un passo indietro dopo il vertice con Angela Merkel e rimandare tutto al Consiglio dei ministri di martedì 14 luglio. “Io sono avvilito - è stato il commento di Vespa - invidio gli altri paesi per la rapidità con cui prendono le decisioni. Il ponte Morandi è caduto due anni fa, le responsabilità dei Benetton sono indiscusse, ma il dossier non può rimanere aperto per così tanto tempo".
Leggi anche: Nicola Porro attacca Marco Travaglio per l'intervista a Giuseppe Conte: "Non c'è una domanda. E la schiena dritta?"
"Stiamo parlando di una società quotata in borsa che oggi ha perso il 15%. Facciamole pagare tutto quello che deve ma non nazionalizziamola. Come si può ideologicamente pensare che, siccome i Benetton sono brutti e cattivi, vanno nazionalizzati. Sono passati due anni - ha aggiunto rivolgendosi a Buffagni - e non si sa né cosa né quando si farà perché siete divisi nel governo”. Poi la replica con scivolone del viceministro grillino: “Lei ha detto che se cade il ponte va bene”, ha dichiarato nel tentativo maldestro di riassumere il concetto espresso da Vespa, ovvero che bisogna andare oltre la tragedia e prendere una decisione definitiva. “Non mi faccia dire cose che non ho detto”, è stata la secca risposta del giornalista Rai. E allora Buffagni ha subito cambiato tono: “Condivido che una soluzione si poteva trovare molto prima, però non siamo al governo da soli e ci sono procedure da seguire”.