Colpo di Stato
Audio Silvio Berlusconi, Sallusti su Giorgio Napolitano: "Non la racconta giusta, voleva farlo fuori dalla politica"
“Si tratta di un golpe, tutti i tasselli convergono sul fatto che la condanna di Silvio Berlusconi fu decisa a tavolino in una commistione tra politica, magistratura e informazione”. Così Alessandro Sallusti è intervenuto a l’Aria che tira su La7 per commentare le ultime vicende legate al Cav. “È una vittima, ma il problema vero sono le regole della democrazia - ha sottolineato il direttore de Il Giornale - quando si stravolgono i risultati elettorali attraverso delle manovre di palazzo, questo in gergo tecnico si chiama golpe”. Poi è entrato nello specifico: “Qui siamo in presenza di un audio del magistrato che quella sentenza l’ha scritta, fatto che dovrebbe far sobbalzare tutti dalla sedia. Invece molti giornali l’hanno buttata in vacca”.
Ma il tema vero per Sallusti è capire che cos’è successo e soprattutto su ordine di chi: nelle registrazioni si fa riferimento a decisioni che vengono dall’alto e Il Giornale nell’edizione odierna fa il nome di Giorgio Napolitano: “Oltre che capo di Stato era presidente del Csm, avrebbe dovuto avere un occhio di riguardo per il capo dell’opposizione che era stato tre volte premier. Il sospetto è che la manovra per destituire Berlusconi l’ha iniziata Napolitano nell’estate del 2011, quando ha convocato Monti al Quirinale per immaginare un governo alternativo a quello legittimamente in essere. Quindi che Napolitano fosse interessato a far fuori il Cav dalla politica è un fatto. Politicamente il presidente della Repubblica non ce l’ha raccontata giusta su quello che è successo in quei mesi e in quegli anni”. Inoltre Sallusti nel suo editoriale ha invocato la verità per Berlusconi: "Sono certo che in non pochi insospettabili rimarranno scottati nel falò di bugie e tradimenti. Non solo della magistratura”.