saldare il conto
Silvia Romano, Guido Crosetto: "Uno Stato serio accetta anche il riscatto per liberare un cittadino, ma poi va a riprendersi i soldi"
Guido Crosetto si distanzia dalla polemica sul presunto riscatto che lo Stato italiano avrebbe pagato per riavere Silvia Romano, tra le grinfie dei terroristi somali da 18 mesi. "La prima cosa da dire è che uno Stato serio non abbandona mai nessun cittadino e fa sempre di tutto per liberarlo e riportarlo a casa - premette il fondatore di Fratelli d'Italia in un'intervista ad Affaritaliani.it -. L'ultimo modo per ottenere questo risultato è il pagamento del riscatto. Però uno Stato serio, per come la penso io, riporta a casa un suo cittadino nel silenzio - ed ecco la frecciatina a Giuseppe Conte e compagni - senza telecamere e senza mezzo governo all'aeroporto. Non solo, dopo aver fatto rientrare in patria l'ostaggio, va a riprendersi i soldi pagati e a saldare il conto con i terroristi".
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E all'altra controversa questione, quella sulla conversione della giovane cooperante in Kenya, Crosetto liquida: "Non mi colpisce affatto che la ragazza sia tornata islamica. Dopo due anni di prigionia e con il terrore di poter morire tutto può accadere. Non discuterò mai, mai, mai questi aspetti personali. Vedremo tra qualche mese come starà e quali saranno stati gli effetti di questa lunga detenzione. Chiunque abbia subito violenze, anche solo psicologiche, impiega anni per riassorbirle. L'abbiamo portata a casa, amen". Ma per Crosetto il riscatto al fine di liberare gli ostaggi deve essere l'ultima spiaggia. "Io - confessa - avrei fatto di tutto tranne che pagare e solo quando non c'erano più alternative avrei usato i soldi. Ora, ripeto, bisogna saldare i conti e riprendersi quanto è stato pagato. Ma c'è una cosa grave di tutta questa vicenda...". Crosetto non può fare a meno di notare che il nostro Paese non conta più nulla. "L'Italia per parlare in Somalia o in Libia deve passare dalla Turchia. In Africa non contiamo più niente nemmeno dove interessi e storia ci avevano resi interlocutori privilegiati. Questa inesistenza internazionale non potrà non avere conseguenze economiche pesanti".