Nozze in vista
Pascale compatta le donne di Forza Italia contro la De Girolamo
Qualcuno la chiama la Papessa, qualcun altro Evita. In primavera inoltrata, se tutto andrà bene, Francesca Pascale sarà chiamata la signora Berlusconi. Il Cav tra ottanta giorni avrà in mano la sentenza di divorzio da Veronica Lario e il passo successivo saranno le nozze con la bella fidanzata. Nel frattempo Francesca ha cominciato a condividere insieme al suo Silvio la leadership del partito: un esempio su tutti le dichiarazioni sull'eventuale ritorno di Nunzia De Girolamo in Forza Italia. E' bastato che la Pascale chiudesse in maniera intransigente ogni velleità dell'ex ministro ("i traditori mi disgustano", le sue parole riferite a Nunzia) che immediatamente, come richiamate dal segnale d'attacco, le donne azzurre si sono scatenate contro l'esponente del Nuovo Centrodestra. Da Michaela Biancofiore a Maria Stella Gelmini, da Jole Santelli a Licia Ronzulli, da Gabriella Giammanco a Elena Centemero fino a Lady Mastella (Sandra Lonardo) è stato un crescendo di dichiarazioni per far capire alla De Girolamo, se ce ne fosse stato ulteriormente bisogno, che non è gradita nel partito del Cav. Tanto che in serata la stessa ex ministro si è sentita costretta, ancora una volta, a ribadire che non è sua intenzione ritornare in Forza Italia e ad ammettere il "potere" di Francesca. "Da donna che ama posso capire le scelte e le reazioni di una compagna, anche quando non nascono da fatti reali. Non ho sentito Berlusconi né prima, né dopo le mie dimissioni e provo tristezza verso coloro che si affrettano a commentare il nulla per guadagnarsi un posto in paradiso". Un paradiso azzurro, dove ognuno sembra fare a gara per rimarcare "quanto è brava Francesca", "per fortuna che c'è Francesca", "ma dietro le sue spalle", assicura l'amica Michaela Biancofiore a Mario Ajello, "chissà quante gliene dicono". In effetti a piazza in Lucina, scrive il Messaggero, c'è chi mastica amaro e così riassume l'immagine del potere acquisito dalla Pascale: "Berlusconi, uno abituato a parlare con Obama e con Putin ormai fa comunicati entusiastici per la scelta del nuovo coordinatore regionale in Campania". Ovvero per amore della fidanzata (che è amica del dirigente campano da lei imposto) passa dalla dimensione global a quella local.