Aria di elezioni?
Silvio Berlusconi è convinto: l'anti-Renzi sarà Toti
Ora è (quasi) ufficiale. Il nuovo delfino è Giovanni Toti, direttore di Studio Aperto e Tg4. A breve l'annuncio del Cavaliere, che dovrebbe nominarlo coordinatore unico. Una decisione che fa storcere il naso ai falchi di Forza Italia. Ma la decisione è presa, e anche i falchi dovranno digerirla. Anche Il Giornale, infatti, "organo" dei falchi azzurri, ha incoronato il direttore: "Forza Italia in mano a Toti", titola in prima pagina, a corredo la foto del nuovo delfino. Segue l'articolo di Salvatore Dama. Dicono sabato. Dicono che si terrà a Firenze, l’incontro tra Silvio Berlusconi e Matteo Renzi. Ma visto che se n’è parlato troppo, il faccia a faccia potrebbe pure finire congelato. Slittare alla prossima settimana. A quando, cioè, i due avranno effettivamente qualcosa da dirsi sulla legge elettorale. «Vedo tutti», ribadisce Renzi, «purché si chiuda». Il dibattito è vivo, ma le decisioni carburano lentamente. S’è visto ieri in Commissione Affari Costituzionali. Per il momento c’è un calendario di esperti da sentire, mentre la politica tiene ancora le carte coperte. A parte le tre messe sul tavolo dal sindaco di Firenze. Tre modelli di sistemi elettorali: il Mattarellum, lo spagnolo, il sindaco d’Italia. In serata il Cavaliere è arrivato a Roma e ha riunito i dirigenti per fare il punto della situazione. Al tavolo, tra gli altri, c’erano Denis Verdini, i capigruppo Renato Brunetta e Paolo Romani, il direttore del Tg4 Giovanni Toti. Delle tre opzioni offerte dal segretario del Pd, Forza Italia preferirebbe spagnolo o Mattarellum. Il sindaco d’Italia, ossia un meccanismo simile a quello in vigore per le comunali, presuppone il ricorso al doppio turno e all’ex premier non piace, perché tradizionalmente gli elettori di centrodestra sono più pigri. Farli votare due volte a distanza ravvicinata è un casino. Però Silvio è pronto a venire a patti col rottamatore purché gli dia l’election day. Ovvero, le elezioni politiche da celebrare insieme alle Europee il 25 maggio. Tutta questa insistenza nel chiedere il voto anticipato presuppone che il Cavaliere abbia individuato l’anti-Renzi. In effetti così sembrerebbe essere: and the winner is Giovanni Toti. Silvio è pronto ad affidare il ruolo di coordinatore unico al giornalista Mediaset, in nome di «quel segnale di cambiamento» che aveva annunciato rilanciando Forza Italia. Un incarico che, in prospettiva, spianerebbe la strada di Toti alla premiership ponendolo di fronte alla missione più difficile: sfidare il superfavorito Renzi nella corsa a Palazzo Chigi. La scelta berlusconiana è condivisa dalla famiglia e dai manager delle aziende. In primis Fedele Confalonieri, che ieri ha pranzato con il direttore di Tg4 e Studio Aperto prima che lo stesso decollasse con l’ex premier alla volta di Roma. La carta Toti fa proseliti anche nel partito, dove c’è il via libera dei capigruppo Paolo Romani e Renato Brunetta. Rimangono i malumori dei falchi, in particolare Berlusconi ha da fronteggiare la contrarietà di Denis Verdini, costretto a fare un passo indietro nello schema organizzativo di piazza San Lorenzo in lucina per fare posto alla new entry. Intanto entro sabato sarà completata la griglia dei coordinatori regionali. La notizia è che ci potrebbe essere un rientro dal Nuovo centrodestra. Rocco Girlanda sarebbe tentato dal lasciare Alfano e il ministero delle Infrastrutture, dove è sottosegretario, per tornare in Forza Italia con il ruolo di coordinatore del partito in Umbria, incarico che ricopriva già nel Pdl. In bilico anche la Puglia (dove potrebbe essere riconfermato l’ex An Francesco Amoruso) e l’Abruzzo dove in pole resta Nazario Pagano. Per il Molise si fa il nome di Carlo Sarro. Un modo per risarcire la componente vicina a Nicola Consentino e far rientrare la polemica per le recenti nomine in Campania. Silvio ha fretta di chiudere la pratica relativa alla riorganizzazione del partito. Per il 26 gennaio, giorno in cui ha intenzione di celebrare con una manifestazione pubblica i venti anni dalla discesa in campo, Berlusconi vuole anche presentare la sua nuova Forza Italia con assetto e volti rinnovati. di Salvatore Dama