Intervistato dal Fatto quotidiano
Briatore: "Renzi non riuscirà a svoltare. Ecco la mia ricetta anti-crisi"
"Matteo Renzi è l'unico che può svoltare, avrà un'ampia maggioranza. Ma non ci riuscirà". Parola di Flavio Briatore, mister Billionaire con la passioe per la politica e la polemica. Intervistato (di nuovo) da Beatrice Borromeo per il Fatto quotidiano, l'imprenditore amico fraterno di Daniela Santanchè ed estimatore, in egual misura, di Silvio Berlusconi e del neosegretario del Pd, guarda con un misto di rabbia e scetticismo la situazione italiana. Da Malindi, dove si sta preparando per il suo talent manageriale The Apprentice 2, Briatore mette in guardia Renzi da "tutti i ridicoli ostacoli che ha davanti, dal braccio di ferro con Enrico Letta in giù". "Il problema - spiega Briatore riecheggiando il Cav - è che in Italia nessuno ha mai abbastanza potere per comandare davvero". E anche Renzi, sia pure in grado di attrarre voti a sinistra e a destra, rischia di fare la stessa fine dei suoi predecessori, primo fra tutti il Mario Monti accolto da tutti come il salvatore della patria. "Non da me, e infatti non ha concluso nulla. L'ha piazzato lì Giorgio Napolitano, anche se aveva i mezzi per far bene a finito per guidare il peggior governo di sempre". "Napolitano, fai qualcosa" - Una persona dal potere quasi illimitato, suggerisce Briatore, in realtà ci sarebbe: è proprio il presidente Napolitano. "Decide tutto lui. Perché non pensa un po' più alle riforme e un po' meno alle manovrine di Palazzo?". Briatore si definisce "uomo del fare", contrario alla politica da "cin cin delle larghe intese", che anche per colpa di una Costituzione da cambiare ci condanna allo "stallo perenne". Briatore ministro delle riforme - Ma visto che Briatore, sotto sotto, un po' di fiducia nel suo Paese ce l'ha ancora, ecco candidarsi come ministro delle riforme nell'eventuale futuro governo Renzi. Il programma l'ha già scritto, ed è un programma "alla spagnola": "Imitiamoli, per ripartire bisogna fare quattro cose subito: bloccare gli stipendi degli statali, avere la possibilità di licenziare chi non lavora bene, abbassare i costi dela politica tagliando deputati, Regioni e così via e aumentare l'Iva di un punto".