Fenomeni
Yulla Preti, la regina dei forconi
Non sono tutti "brutti, sporchi e cattivi". A ribaltare l'immagine-tipo del "forcone", ci pensa la numero uno dei "ribelli" anti-casta emiliani. Di nome fa Yulla (e chissà se è vero o un soprannome). Di cognome un più monastico Preti. Ha 42 anni, un fisico da urlo, due figli ed è di origini romane. Per gli occhi e i lineamenti felini è stata soprannominata "Il puma", nome che ben si adatta alla combattività esibita in queste due sttimane di proteste forconare come leader del gruppo "Nove dicembre", affiliato ai forconi e ad altri movimenti presenti l'altro giorno in piazza del Popolo a Roma. Ma il puma è anche il titolo di una sua canzone, giacchè Yulla, oltre che dietro il megafono si diletta anche dietro il microfono. "I'm a cougar" è il titolo di uno dei suoi pezzi, il cui incipit così recita: "Cercasi stallone privo di neurone" (chissà se tra i forconi ne ha trovato qualcuno). Da lunedì scorso la reggiana ha guidato il presidio permanente davanti alla rotatoria che porta al casello dell'autostrada A1, facendo volantinaggio ad auto e camion per rallentare il traffico. Inoltre con il suo gruppo ha impiantato due gazebo in mezzo alla rotonda, diventata la seconda casa degli indignados che da due settimane mangiano e dormono lì. Ma la celebrità a livello locale, è arrivata quando si è cominciato a parlare della sua attività artistica. Nel 2007 ha scritto e interpretato l'inno della Reggiana Calcio con Luca Anceschi e i giocatori granata. Su Facebook e YouTube spopolano le sue canzoni che ammiccano al sesso: oltre a "I'm cougar", riferimento alle donne over 50 che si scelgono compagni molto più giovani, anche "Me gusta el pelo", entrambe accompagnate da video dove la 42enne canta e balla. Guarda il video di "I'am a cougar" di Yulla Preti