La bordata

Feltri su Alfano: "E' una pecora insolente"

Ignazio Stagno

"I transfughi del nuovo Centrodestra? Si pentiranno presto". La profezia di Vittorio Feltri arriva in un'intervista al Fatto Quotidiano. Sui "traditori alfaniani", così li chiama, Feltri ha le idee chiare: "Il tradimento non è una categoria politica. Uno passa di qua e di là in base alla convenienza, più che alle idee. Non dico che sia normale, ma è fisiologico. Mentre è innegabile che siano tanti quelli che devono la storia politica a Berlusconi". "Alfano è una pecora" - Il fondatore di Libero non fa nomi ma si concede qualche stoccata: "Forza Italia nacque in tre mesi, non ci fu tempo per selezionare i candidati in base a meriti politici. E un partito improvvisato, si sa, imbarca un po' di tutto. Salì a bordo un grande gregge. Ora di questo gregge la pecora più insolente è Alfano. Mi risulta sia stato nominato dallo stesso Berlusconi segretario del Pdl appena un paio di anni fa. Anche Schifani pensavo fosse più legato al Cavaliere...". Infine Feltri giudica lo strappo delle colombe come un passo falso: "Ho la sensazione che aver rotto il partito nel momento in cui il leader viene emarginato sia una pazzia (...) Se ne sono andati per appoggiare un esecutivo immobile, e l'hanno fatto non tanto in difesa del centrodestra, ma dei privilegi onquistati grazie a questo governo. La possibilitàù che presto si pentano è molto concreta, e non certo per questioni morali, ma perché un partito compatto, unito, e intenzionato a dar battaglia in campagna elettorale poteva avere un peso. Ora questi qui sono solo una compagni allo sbando".