l'ex braccio destro

Silvio Berlusconi, la rivelazione di Vittorio Dotti: "Così mi scaricò". La verità sulla fine del sodalizio

Caterina Spinelli

Dopo Silvio Berlusconi Vittorio Dotti era il numero 2 di Forza Italia. O meglio, il braccio destro del Cav. Eppure il loro sodalizio durò due anni appena, finito il giorno in cui l'avvocato ricevette l'ultima telefonata di Berlusconi. Quella in cui venne informato che "la sua candidatura non era più opportuna". Da allora più niente. Il motivo sembra chiaro: la compagna di Dotti all'epoca era niente di meno che Stefania Ariosto nonché Teste Omega che depose contro il leader di Forza Italia e Previti. "Con Berlusconi ce l'ho ancora oggi, non lo nascondo - esordisce l'ex azzurro in un'intervista al Tempo -. Avrei potuto fare tante cose". E invece, quanto è successo tra l'Ariosto e il Cav ha messo a repentaglio quella carriera, come lui stesso la definisce, "voluta dai deputati" che lo elessero ai tempi.  Leggi anche: Mara Carfagna, l'avvertimento a Berlusconi: "Voce libera da sola alle elezioni? Al momento..." Poi la frecciatina ai nuovi big vicini a Berlusconi: "Pensavo che avrebbe formato una personalità in grado di succedergli nel progetto politico". Invece questo, secondo Dotti, non è successo perché il numero uno di FI è stato in grado solo di "allevare personaggi capaci di andare nei talk show politici e ripetere gli slogan partoriti dalla casa madre". Insomma, quello del Cav sembra un partito agli sgoccioli, vivo solo "perché mantiene uno zoccolo duro del Paese che lo seguirebbe ovunque".