Boschi(Pd): "Renzi genio e sregolatezza. Non chiamatemi giaguara. Quella volta con Berlusconi..."
La giaguara della Leopolda ammicca a Silvio Berlusconi. Maria Elena Boschi, deputata Pd classe 1981 e braccio destro di Matteo Renzi, guadagna visibilità e si comporta in maniera civettuola con il Cavaliere: "Mi hanno presentato Berlusconi al Teatro Regio di Parma - racconta a Chi -. Lui è stato molto socievole come sempre e mi ha detto che ero troppo carina per essere comunista". Caspita, Silvio ricorre subito alle armi della seduzione e la Boschi (soprannominata anche l'amazzone di Renzi) come risponde? Negando la circostanza (e la rievanza) del suo "essere troppo carina"? No. "Ho replicato - spiega - affermando che i comunisti non esistono più e lui ha provato a convincermi del contrario". Eh già, perché alla Boschi piace discorrere solo di alta politica. Con Matteo - Ma alla giovane deputata democratica, al primo mandato in Parlamento, i nomignoli che le hanno affibbiato non piacciono: "Trovo sessisti questi appellativi - dice stizzita -. Perché nessuno parla dei mie colleghi maschi come di giaguari o di cavalier serventi?". La Boschi ha un'alta concezione del proprio ruolo: "Va bene che collaboro con Matteo - spiega - e ho aderito al suo progetto, ma non mi considero una fan a oltranza". Infatti la giaguara rivela: "Alle primarie per il sindaco di Firenze avevo sostenuto il mio amico Michele Ventura". Com'è entrata nello staff del Rottamatore? "Non conoscevo Matteo - rivela -. Renzi ha apprezzato le mie idee sulla giustizia - rievoca -, insomma ha capito che ero una tosta e a me è piaciuto molto il suo lavoro sulla città, la voglia di cambiamento, di investire su giovani e donne, il coraggio di osare". E per Renzi ha solo parole di elogio: "Matteo è genio e sregolatezza - fa la Boschi -. Ha grande entusiasmo e potere decisionale. Promette e fa. Ha coraggio e rende possibile l’impossibile. Ma dovrebbe essere più organizzato - conclude -. So che ci sta lavorando".