Come no
Marco Travaglio insulta Matteo Salvini e si dà del fenomeno da solo: "Noi veri giornalisti"
Oltre ai consueti insulti contro Matteo Salvini, nel suo editoriale sul Fatto Quotidiano di domenica 4 agosto, il direttore capo-ultra grillino Marco Travaglio dà evidenti segni di ego-mania. Esordisce infatti così: "Mi scuso con i lettori per la nostra scelta eccentrica di aprire anche ieri la prima pagina con una notizia, anziché con l' ultima minch*** espettorata da Salvini spiaggiato con la bavetta agli angoli della bocca, l'ascella pezzata e la panza di fuori sul bagnasciuga del Papeete Beach. Noi, com'è noto, siamo strani e lo facciamo strano, il giornalismo: cioè con i fatti anziché con le parole". Insomma, Travaglio si dà del fenomeno da solo. Roba davvero da ridere. Dunque, gli insulti al leghista: "Certo, ci fa ribrezzo un vicepremier nonché ministro dell' Interno che insulta i giornalisti che gli fanno le pulci e dà della zingaraccia a una rom che gli ha augurato un proiettile in capo. Ne preferiremmo uno che: non usi i poliziotti per gli svaghi del pupo e le minacce a cronisti e contestatori; risponda anche alle domande che non gli piacciono; se una persona lo minaccia di morte, la quereli e, se proprio vuole dirle qualcosa, non usi riferimenti spregiativi alla sua etnia, ma aggettivi più appropriati e universali". E via discorrendo, nella consueta colata di piombo zeppa di odio e complesso di superiorità malcelato. Leggi anche: Anche "Il Fatto" di Travaglio umilia il grillino Bonafede