smentita
Selvaggia Lucarelli attacca Matteo Salvini sul carabiniere ucciso, lo scivolone è clamoroso
Di fronte alla morte di un carabiniere, Selvaggia Lucarelli non riesce a fare a meno di attaccare Matteo Salvini. "Agli ultras di Salvini che colti da un lieve imbarazzo per la figura di m***a del loro Osho felpato vengono a dire ma ha linkato il Messaggero, spiego due cosine: a) siamo responsabili delle cose che diffondiamo e se decidiamo di diffonderle vuol dire che abbiamo verificato e ne condividiamo il contenuto. b) A maggior ragione se sei il ministro dell'Interno e da te dipendono le forze dell'Ordine si presume che la tua fonte non sia il Messaggero ma le forze dell'Ordine. Che dubito abbiano consigliato di twittare: sono stati due nordafricani. Ergo, il nostro ministro dell'Interno o è sciatto o è pericoloso. Propenderei per entrambe le ipotesi". Peccato però che la Lucarelli, da buona giornalista, dovrebbe lei per prima riportare la verità: Salvini infatti, se si controlla la sua pagina Twitter e il tanto contestato link del Messaggero (giornale più che attendibile), non ha mai nominato dei "nordafricani". Anzi, non lo ha fatto neppure nei commenti successivi. Leggi anche: Carabiniere ucciso, Mara Carfagna: "Governo vergognoso" Ma la Lucarelli, che sulla morte di Mario Cerciello Rega non ha scritto una riga di cordoglio, ha preso la palla al balzo. E ancora: "Matteo Salvini, ministro dell'interno, non attende che le indagini forniscano certezze e condivide articoli che incolpano due ”NORDAFRICANI”, Marsella di CasaPound (condannato nel 2017 per aver minacciato di ACCOLTELLARE alcuni studenti) dà la colpa a nordafricani e ong, molti giornali scrivono che sono stati due nordafricani, commentatori scrivono che i magrebini devono affogare altrimenti poi uccidono i carabinieri. Alla fine erano stati due americani. Sembrava una brutta deriva, ma qui è l'abisso". Ad appoggiare la tesi della Lucarelli, anche David Parenzo. Il conduttore di La7 ha infatti commentato così le dichiarazioni della collega: "Condivido tutto! Pure gli spazi bianchi tra le parole!".