Capo-ultrà

Sea Watch 3, Gad Lerner fuori controllo: "Matteo Salvini affoga nel ridicolo, completa disfatta politica"

Caterina Spinelli

Quella della scarcerazione di Carola Rackete, capitana della Sea Watch 3, è una vittoria non solo per le ong, ma anche per Gad Lerner. Il giornalista pro-migranti ha infatti festeggiato la notizia con un articolo sul quotidiano (a lui consono) Repubblica. "Nessuna rodomontesca invettiva del ministro Salvini può mascherare, stavolta, la sua completa disfatta politica. Il suo vocabolario pieno zeppo di parolacce affoga nel ridicolo". "La sentenza che ha rimesso in libertà Carola Rackete, in attesa che l'indagine giudiziaria segua il suo corso, ha ribadito che secondo le convenzioni del diritto del mare Lampedusa era il porto sicuro d'approdo più vicino", scrive Lerner. "Non certo la Libia dove i migranti erano stati illegalmente detenuti, né la Tunisia che non applica le norme internazionali dell'asilo politico". Leggi anche: L'Approdo di Gad Lerner, il solito buonismo gratuito E su Salvini? Niente di nuovo: "Come un disco rotto, dopo la sentenza visibilmente alterato, nonostante il sorriso d'ordinanza, Salvini ha ripetuto che anche la gip Alessandra Vella magari si sarà bevuta un bicchiere di vino con l'imputata e che dovrebbe levarsi la toga per fare politica con la sinistra" dice. Poi ancora: "Un'ossessione la sua contro lo stato di diritto che il successo elettorale lo induce a vivere come una prigione. La prigione che lui voleva infliggere a una donna libera e coraggiosa la cui scelta di disobbedienza civile è risultata coincidere con il dettato della legge".