Indagato
Massimo Garavaglia ad Agorà pochi minuti prima della bomba giudiziaria: "Penso che...", ultime parole famose
Le ultime parole famose di Massimo Garavaglia, pochi minuti prima di apprendere di essere indagato per danno erariale dalla Corte dei Conti della Lombardia. "Penso che ognuno deve stare al suo posto - spiegava in diretta ad Agorà il viceministro dell'Economia ed esponente della Lega -: i giudici applicano le leggi, la fabbrica delle leggi fa le leggi". La polemica, come noto, riguarda Matteo Salvini e lo scontro con i magistrati filo-immigrati contrari alla linea del Viminale, ma il discorso considerate le vicende freschissime di altri due leghisti di spicco come Armando Siri ed Edoardo Rixi suona assai sinistro. Leggi anche: La vicenda è del 2016, i giudici indagano oggi il viceministro leghista Garavaglia Prima della nuova bomba giudiziaria, c'era anche spazio per la politica. Ad esempio, le regole dell'Unione europea da riscrivere. "Salvini dice che vogliamo spendere bene i nostri soldi, magari con meno regole e vincoli. Il paradosso è che diamo 14 miliardi a Bruxelles, ne tornano 10 ed è complicato usarli". E su Luigi Di Maio con troppe poltrone, Garavaglia è sibillino: "Fa il ministro e poi deve anche avvalersi di uno staff di collaboratori che lo aiutino, e qui serve tanta gente". Blindatissimo sul rimpasto: "Il M5s voleva offrire il Ministero dell'Economia alla Lega? C'è già un ottimo Ministro che sta facendo un ottimo lavoro". "Penso che ognuno deve stare al suo posto: i giudici applicano le leggi, la fabbrica delle leggi fa le leggi"@massimogara ora ad #agorarai pic.twitter.com/xPVXdtfQnF— Agorà (@agorarai) 6 giugno 2019