Il filosofo

Massimo Cacciari: "M5S e Pd ci dicano subito cosa faranno per fermare Matteo Salvini"

Cristina Agostini

"La resa dei conti si fa ormai prossima, e non vedo quale utilità abbiano i 5 Stelle a rinviarla. Anche la finzione del contratto di governo, come era troppo facile prevedere, ha cessato di funzionare", scrive Massimo Cacciari nel suo intervento su Il Fatto quotidiano. "Purtroppo ogni azione politica finisce inesorabilmente per collocarsi in una storia, in una cultura, in una strategia, che non sono mai alla lunga riducibili al programma, bello o brutto che sia. I nodi vengono al pettine", e poi "precipita il palco". Il rischio, attacca il filosofo è "un'Europa in mano alla peggiore destra" possibile. Leggi anche: "Avviso di sfratto per Di Maio". La Gardini smonta i 5 Stelle: sta per scatenarsi la bufera Ora per i 5 stelle, continua Cacciari, "l'agonica esperienza di governo con una forza che è chiaramente, al fondo, alternativa alla loro esperienza, potrà soltanto condurli a rovina". Cosa che il Pd "sembra sognarlo - e i sogni sono sempre pessimi consiglieri quando si tratta di dover essere vigili. Il crollo dei 5Stelle, oggi come oggi, non rafforzerebbe affatto un Pd che ancora è lungi dall'aver formato gruppo dirigente, strategia, ecc, bensì proprio la destra salviniana".  Insomma, i grillini devono scegliere "da che parte vogliono stare". Dopo le elezioni di domenica, "volenti-nolenti, dovranno decidere. Ma già alle elezioni di domenica da che parte stanno? Non lo dovrebbero dire a voce alta e chiara? Non è forse vero che in ogni Paese il loro voto sarebbe contro gli amici di Salvini?".