Basta

Iene, agguato a Matteo Salvini: "Ma il fascismo?". La risposta clamorosa del ministro: gelati in pochi secondi

Giulio Bucchi

"Salvini, e l'apologia di fascismo?". Le Iene vanno alla carica con il ministro degli Interni per il caso, ormai famigerato, del libro-intervista firmato da Chiara Giannini e pubblicato da Altaforte, la casa editrice di Francesco Polacchi, vicino a Casapound e per questo escluso all'ultimo dal Salone del Libro di Torino. Una polemica feroce, che ha rinverdito a tratti i toni funerei degli Anni Settanta, a cui Salvini replica con calma serafica.  GUARDA IL VIDEO - "Salvini, ma l'apologia di fascismo?". Come risponde il ministro alle Iene "Io non ci guadagno una lira, un centesimo d'euro - spiega all'inviato del programma di Italia 1, Filippo Roma -. Io ho fatto un'intervista con Chiara Giannini, che ha pubblicato con chi ha ritenuto. L'editore non lo conosco". Quando la Iena Roma chiede al capo della Lega cosa ne pensi dell'esclusione di Polacchi dal Salone, Salvini replica secco: "Alle idee si risponde con le idee, non sono d'accordo con la censura, quando si strappano libri non è mai una buona idea. Ho letto Marx e Che Guevara, poi ognuno si fa una sua idea. La cosa certa è che il fascismo non torna e il comunismo neanche, per fortuna. Non vedo grandi rischi di regime". Impossibile non sottrarsi alla domanda di rito: ma Salvini è d'accordo o no con Polacchi, che a La Zanzara su Radio 24 si era definito "fascista" indicando in Benito Mussolini "il più grande statista del 900"? "È una sua idea - risponde con un sorriso il ministro -, non lo processerei. Ma dove c'è violenza non ci sono io". Tutto più chiaro così? Leggi anche: "Una deriva pericolosa". Censura al Salone del Libro, la lezione di Giorgia Meloni alla sinistra