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Marco Travaglio si suicida con Sanremo, la figuraccia: insulta Salvini, ma "scorda" che Di Maio...
Una bruttissima giornata, quasi tragica, per il capo-ultrà del M5s, Marco Travaglio. Già, i grillini sono usciti a pezzi dal voto in Abruzzo. Matteo Salvini al contrario vola. Ma non è tutto. Il direttore del Fatto Quotidiano, infatti, deve fare i conti anche con un grottesco cortocircuito. Sul suo quotidiano, infatti, Travaglio si è esibito in un editoriale sul Festival di Sanremo, nel quale elogia Claudio Baglioni spiegando che "quando un programma tiene incollati al teleschermo un telespettatore su due in ogni puntata è un successo". Su questo punto è difficile smentirlo. Ma Travaglio, letteralmente ossessionato da Salvini proprio come lo era ai tempi da Silvio Berlusconi, non perde l'occasione di scagliarsi contro il ministro dell'Interno anche quando si parla della kermesse dell'Ariston. Leggi anche: "Perché non sono grillino": Travaglio si fa ridere dietro da tutta Italia Dice infatti che "non fanno parte del gioco" le "intromissioni di un vicepremier incontinente che si crede il padrone della Rai e mette becco su tutto, anche su chi deve vincere, come la deve pensare il direttore artistico e quali battute si possono fare. Un'interferenza continua, che ha avvelenato il cima", dice Travaglio, specializzato nell'avvelenare il clima in ogni sua possibile accezione. Ed eccovi servito il cortocircuito. Perché mai? Presto detto. Domenica sera, Luigi Di Maio, il grillino a Travaglio tanto caro, si è lanciato in un pippone circa il fatto che il verdetto pro-Mamhood di Sanremo dimostra tutta la distanza tra popolo ed elité. Critica dunque intrinsecamente politica. Intromissione politica, quella del grillino. Il direttore forse se l'era persa? Oppure quando Travaglio parla di un "vicepremier incontinente" si riferisce a Di Maio? Difficile...