La "tv del passato"

Raidue, Freccero "ha preso per i fondelli Di Maio e Salvini, governo senza futuro". Siluro senza precedenti

Giulio Bucchi

"Una tv del passato per un governo senza futuro". Carlo Freccero e la "nuova" Raidue non ha convinto per nulla Alessandro Sallusti. Il direttore del Giornale definisce il nuovo capo del secondo canale Rai "un camaleonte di talento": "Fu berlusconiano agli albori dell'impero Mediaset, fervente anti-berlusconiano e paladino della sinistra in seguito, grilloleghista più di recente". Ma le prime mosse di palinsesto sembrano un clamoroso ritorno all'altro-ieri, con repliche dedicate a Funari e De Andrè ma soprattutto il ritorno di Daniele Luttazzi, anticipato da un "best of" con la famosa intervista a Marco Travaglio del 2001, una bomba di fango contro Silvio Berlusconi, che portò all'"Editto bulgaro" e alla cacciata del comico. Leggi anche: Freccero fa fuori il Cav in campagna elettorale. Travaglio-Luttazzi, impensabile agguato "Non dubito del successo di ascolti - mette in chiaro Sallusti -. Pescare nel passato funziona sempre, ma è la scorciatoia di chi non sa più leggere il presente e immaginare il futuro. Riportando Luttazzi e lo stupro di Ultimo tango in prima serata tv, Freccero dimostra solo di essere furbo e vecchio (senza offesa, anziano lo sono anche io), di aver perso la sua carica innovativa e sperimentale". In conclusione: "Onore a Freccero, che è riuscito alla sua veneranda età e col solo mestiere a prendere per i fondelli, ben pagato, anche Di Maio e Salvini. Una volta sfidava le piazze, oggi scende in cantina a svuotare i bauli. Un bluff senza futuro, come il governo che rappresenta".