Parla il ministro
Matteo Salvini su Roberto Saviano: "Perché gli raddoppio la scorta", il brutto timore del leghista
La querelle sulla scorta a tutela di Roberto Saviano si trascina da mesi, tra chi chiede al ministro dell'Interno Matteo Salvini che gli sia tolta, giacché l'autore di Gomorra trascorre gran parte del tempo lontano dall'Italia, e chi invece si indigna di fronte a una simile ipotesi, ricordando le minacce recapitategli dalla malavita organizzata e dalla Camorra in fattispecie. Ora, il discorso scorte è sempre molto delicato, al di là delle polemiche di parte, soprattutto ricordando quanto accadde al povero professor Marco Biagi. Per questo, Matteo Salvini, pur non risparmiandosi del sarcasmo, oggi ha dato forse la risposta più pragmatica e assennata all'ennesima domanda sulla scorta allo scrittore, che gli è stata rivolta nel corso della presentazione del nuovo libro di Lilli Gruber: "La scorta a Saviano? Gliela raddoppio che se gli toccano un'unghia poi e' colpa mia", ha detto il ministro degli Interni. Leggi anche: La Dalla Chiesa a Salvini: "La scorta a Saviano, mentre a lui..."