La bomba di Dagospia
Sergio Marchionne, l'indiscrezione e l'ultimo tragico mistero: "Sapeva da mesi del cancro ai polmoni. Ma..."
Altre informazioni, non confermate, sulla morte di Sergio Marchionne arrivano ancora una volta da Dagospia, il primo sito a rilanciare l'indiscrezione relativa al tumore ai polmoni (possibile, probabile, ma anche questa mai confermata ufficialmente). In un "Dagoreport", si legge che "Marchionne lo sapeva da qualche mese". Si parla proprio del cancro ai polmoni, "il primo l'aveva nascosto a tutti". Secondo Dago, il primo a saperlo, insieme alla sua compagna Manuela, fu Alfredo Altavilla, il fidatissimo braccio destro, al suo fianco da 14 anni (che ha lasciato il gruppo dopo la nomina di Mike Manley). "Chiamò Altavilla una settimana prima dell’ultima apparizione pubblica - continua Dago -, quella del 26 giugno scorso quando consegnò al comando dell’Arma dei Carabinieri, in una cerimonia romana, la jeep FCA. Penso di avere una cosa grave, disse ad Altavilla, Credo di sfangarla per un po’. E aggiunse: Vorrei che tu continuassi il mio lavoro…, queste le parole attribuite da Dago all'ex ad di Fca e al suo braccio destro. Leggi anche: Sergio Marchionne, le frasi che hanno fatto la storia: ecco il suo pensiero E ancora, nel retroscena si dà conto del fatto che Marchionne avrebbe poi raggiunto la clinica di Zurigo, quella in cui è morto. "La chemioterapia, però, non era sufficiente per un sarcoma, il più aggressivo dei tumori maligni. L’operazione al polmone aggredito dal cancro ha avuto esito negativo per una grave complicanza: embolia cerebrale. Tutto è precipitato: il manager non riusciva più a respirare, non si è più svegliato dal tavolo operatorio ed è stato tenuto in vita con le macchine. Giovedì scorso, è entrato in coma", conclude Dagospia.