Obnubilato

Marco Travaglio, il travaso di bile contro Matteo Salvini: "Come tutti i...", la sua ultima vergogna

Giulio Bucchi

Roba da manicomio, come titola Libero. Ne è convinto anche Marco Travaglio che nel suo editoriale sul Fatto quotidiano passa in rassegna gli errori commessi da Luigi Di Maio e Matteo Salvini. Il guaio, per così dire, è che il leader del M5s paga semplici peccati di ingenuità mentre il segretario della Lega viene fatto passare quasi per un delinquente politico. Troppe volte Di Maio, scrive Travaglio, "ha ceduto all'impulsività e ha parlato troppo, o troppo presto, o troppo tardi: dando per fatte cose da fare, dando per chiusi forni ancora aperti, dando per aperti forni già chiusi, lanciando ultimatum sulla sua premiership che poi la sua rinuncia ha trasformato in penultimatum". Salvini, invece, "come tutti i bari che possono giocare su due tavoli perché non hanno scrupoli (Di Maio o B., purché se magna), ha colto al balzo l'assist di Mattarella per fare comunque gol: le elezioni subito, almeno secondo i sondaggi, convengono solo a lui". Almeno su una cosa però Travaglio non è sopraffatto dalla bile: Salvini non ha sbagliato una mossa. "Se al voto ci va col M5S (che sarebbe mangiato vivo), fa il pieno di collegi uninominali e governa con loro, ma stavolta da pari a pari; se torna con B. (che vorrebbe mangiarsi vivo), la destra può vincere e lui fare il premier".