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Alessandro Sallusti, lo scenario che lo terrorizza: "Mettetemi pure in galera, ma non con Vittorio Sgarbi"

Gino Coala

Dopo la condanna in primo grado del tribunale di Monza di Alessandro Sallusti e Vittorio Sgarbi per un articolo del critico d'arte ritenuto diffamatorio dal pm Nino Di Matteo, il direttore del Giornale ha un'unica vera paura. A spaventarlo non è tanto finire in galera per non aver "controllato" quel che Sgarbi ha scritto sul giornale da lui diretto, quanto invece la prospettiva di doverci passare qualche anno a strettissimo contatto: "Sono fiducioso, come si dice in questi casi, nella saggezza dei giudici di appello - scrive Sallusti sul Giornale - E, se proprio dovesse andare male, chiederò celle, meglio carceri, separate. Espiare la pena con Vittorio è un'aggravante che non merito". Leggi anche: Sallusti e Sgarbi condannati per diffamazione del pm Di Matteo