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Matteo Salvini risponde a Mario Balotelli: "Insulta Toni Iwobi? Non mi è mai piaciuto in campo, ancor meno fuori"
Mario Balotelli ha deciso di scendere in campo. Come? Insultando Toni Iwobi, primo senatore nero nella storia della Repubblica, eletto con la Lega di cui è responsabile immigrazione. "Forse sono cieco o forse non gli hanno detto ancora che è nero", ha affermato Balotelli. Aggiungendo un "vergogna". Insomma, il vero razzista è lui. Ovviamente, le risposte non si sono fatte attendere. Prima Iwobi, che intervistato da Radio Capital ha affermato: "Balotelli? Preferisco ignorarlo, in questo momento. Non mi interessa quello che scrive, ne ho abbastanza delle polemiche: voglio pensare al mio territorio e al nuovo compito che mi hanno affidato. Lui è un grande giocatore e rimarrà tale, spero che si limiti a fare il suo bel lavoro, visto che è portato a farlo. Io ho due squadre del cuore: l'Atalanta e l'Inter. Se Balotelli giocasse nella mia squadra del cuore, certo tiferei per lui. Quando è andato al Milan ci sono rimasto male, visto che sono interista. La Lega razzista? Non lo è, lo dite voi". Parole soft, insomma. Al contrario, Salvini ha usato toni ben più duri. Una sola frase: "Balotelli non mi piaceva in campo, mi piace ancor meno fuori dal campo". Colpito e affondato. Leggi anche: Toni Iwobi, il ritratto del leghista nero che Salvini ha portato in alto