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Vittorio Sgarbi, l'orrore a Pomigliano. Lo hanno sgozzato, lui reagisce: "Di Maio, vedrai che sorpresina domani"

Giulio Bucchi

Anche Vittorio Sgarbi resta vittima di una campagna elettorale sempre più brutale e all'insegna della violenza. Quella vera, come l'orribile settimana di Macerata che può cambiare l'esito del voto, e quella "finta" che poi tanto finta non è, perché finisce sui social e sui manifesti e trasmette un senso di inquietudine più che reale. Non c'è solo Laura Boldrini nel mirino dei provocatori e degli odiatori di professione. Leggi anche: Clamoroso Sgarbi, trascina Di Maio in tribunale Il critico d'arte più amato d'Italia, candidato con il centrodestra a Pomigliano d'Arco contro il candidato premier del Movimento 5 Stelle Luigi Di Maio, che gioca in casa, è stato accolto nella cittadina in provincia di Napoli da lugubri locandine, firmate dal gruppo sindacale di Si Cobas nello stabilimento Fca di Pomigliano e dal Collettivo 48 ohm. "Sgarbi a Pomigliano? Cercano altri agnelli sacrificali. Ma credono che è sempre Pasqua?", si legge nel manifesto che ritrae uno Sgarbi-capretta letteralmente sgozzato. Sgarbi, sul Giornale, ci scherza su: "Ho perso la testa per Pomigliano". E poi, sibillino: "Sarà festa comunque. Sia che la facciano a me, come auspica il minaccioso avvertimento, sia che io la faccia a Di Maio. È per me motivo di soddisfazione una così clamorosa accoglienza. Certamente con un bel regalo a Di Maio, che non sarà uno sfregio ma un modo per ritrovarlo nella storia con sua e comune sorpresa". Un omaggio iconografico che arriverà domani, giovedì 8 febbraio: si prevedono fuochi d'artificio.