C'eravamo tanto amati
Eugenio Scalfari, la minaccia contro De Benedetti: "Lui presidente? Non so se..."
La vendetta di Eugenio Scalfari su Carlo De Benedetti arriva a mezzo stampa. In una lunga intervista, ovviamente sulla "sua" Repubblica, il fondatore mette i puntini sulle i dopo essere stato brutalmente insultato dall'Ingegnere in diretta a Otto e mezzo. "Non è stato il fondatore di Repubblica", precisa l'ex direttore, e "non ama più" il suo giornale. Oggi De Benedetti è presidente onorario di Repubblica. "Una carica più che giustificata, visto che è stato proprietario di questo giornale senza mai tentare di piegarne la linea politica ai suoi interessi. Non l'ha fatto. Io so che non ci sarebbe riuscito perché l'indipendenza di Repubblica è stata sempre garantita dalla forza della direzione, dalla libertà e dal prestigio delle sue firme e di tutti i suoi giornalisti, e dal successo in edicola". Rispettoso di questa libertà? "Diciamo che l'ha onorata. E però non so se quel che adesso va dicendo in tv e sui giornali sia compatibile con la carica di presidente onorario, non so se la onori". Insomma, un rapporto sfilacciato da tempo, passato per il giudizio non condiviso di Scalfari su Berlusconi ("Tra Di Maio e il Cavaliere scelgo il Cavaliere") e finito con il clamoroso "Di lui me ne fotto" che il direttore ha indirizzato a De Benedetti, prima che quest'ultimo gli desse dell'"ingrato" e del "rimbambito". "Ama Repubblica, ma vuole liberarsene - è la conclusione di Scalfari -. La ama come quegli ex che provano a sfregiare la donna che hanno amato male e che non amano più".