Nuovi amici, vecchi delusi
Renzi, Signorini innamorato: "Mi ricorda Berlusconi, lo voterei". Pelù sfotte Matteo
Dopo essersi accaparrato le simpatie di alcuni vip, tra cui Maria De Filippi e Flavio Briatore, Matteo Renzi mette in saccoccia un altro fan. Alfonso Signorini, direttore del settimanale Chi della berlusconiana Mondadori, dopo aver destato curiosità per il suo pranzo con il sindaco Pd, è stato intervistato da La Stampa proprio sul suo rapporto con il rottamatore: "Siamo amici, ci vediamo, ci stimiamo. Ma ero a Firenze anche per vedere gli Uffizi". Un'amicizia dunque, non solo uno caso isolato quello che ha visto Signorini a fianco di Matteo nel capoluogo toscano. "Lo stimo come persona, è un grande comunicatore. Come tanti, anche di destra, subisco il fascino della sua leadership. Sono contento di conoscerlo meglio, esattamente come anni fa con Berlusconi", ha rivelato al quotidiano torinese. Il direttore di Chi, che aveva conosciuto Renzi durante un'intervista alla radio, non nasconde la sua stima verso il politico fiorentino. E alla domanda sulla sua apertura verso il democristiano, Alfonso risponde: "Magari lo voto". Ma non c'è nulla da temere per il Cav. Il volto della culutra "pop" italiana, nonostante l'amicizia con il rottamatore, conferma di essere "un berlusconiano di primo pelo, estraneo alla cultura di sinistra". E se, da una parte, c'è chi pranza con Renzi e non nasconde una certa simpatia, dall'altra, c'è chi proprio non lo sopporta. La stoccata al sindaco Pd arriva, virtualmente, dalla rockstar, e suo cittadino, Piero Pelù. A quanto pare, al cantautore leader dei Litfiba, fiorentino di nascita, non va a genio il rottamatore, che lo "dovrebbe" rappresentare: Matteo Renzi - scrive il frontman della band in un lungo post su Facebook - è "il sindaco più latitante della storia di Firenze", è "un berluschino e non asfalterà nessuno". Per la rockstar, Renzi "si sente la vittoria in mano per le prossime imminenti elezioni politiche nazionali. E' riuscito con perseveranza certosina e promesse fantascientifiche a mettere tutti d'accordo all'interno di quel buco nero della politica che è il Pd (non è l'acronimo di una bestemmia ma ci si avvicina molto), anche il volpone D'Alema si sta inchinando al nuovo che avanza". Poi continua: "Il rampante Renzi sa bene di politica fatta all'italiana ma soprattutto sa benissimo cos'è il marketing applicato ad essa (da buon berluschino altro non può fare) e così quando arringa il suo fan club ai comizi o va in tv risulta simpatico e coinvolgente. La massa forse gli sta credendo davvero e lo voterà, come leader dell'amorfo Pd lo voteranno sia da destra che da sinistra". "Siccome so che non asfalterai niente e nessuno - conclude il leader dei Litfiba - allora come cittadino contribuente di Firenze ti chiedo se, finito questo mondiale di ciclismo, sarai in grado di asfaltare (o lastricare) le migliaia di pericolosissime buche che ci sono nelle strade della mia amata città. Grazie dell'attenzione".