Il tandem
Berlusconi, entro 48 ore il videomessaggio
Aspetterà fino all'ultimo giorno utile per capire cosa gli convenga fare, ma una cosa è sicura: non vuole essere additato come il responsabile della crisi di governo. Silvio Berlusconi domani, martedì 17 settembre, tornerà a Roma dopo aver passato più di un mese di assoluta riflessione ad Arcore, e probabilmente nella Capitale scioglierà la riserva sulle sue prossime mosse tra le quali sta prendendo sempre più consistenza quella per la quale spingono i figli, ovvero le dimissioni da senatore prima del pronunciamento dell'Aula del Senato della decadenza. In questo modo verrebbe evitato il voto, la rottura definitiva con il Pd e la conseguente crisi di governo. Una crisi che con buona probabilità porterebbe Letta ad aprire all'M5S, Sel e Scelta Civica: una situazione che per il Pdl sarebbe insostenibile. La mano dell'Elefantino - E mentre riflette su cosa fare, Berlusconi lavora: anche domenica ha passato ore, insieme a Giuliano Ferrara, a preparare il video con cui parlerà agli italiani e che dovrebbe essere lanciato in concomitanza alla presentazione ufficiale di Forza Italia. Il Corsera rivela che nel filmato non c'è la crisi di governo (al contrario c'è la rivendicazione dei successi su Imu e fisco), ma ci sono le accuse alla "magistratura politicizzata". Secondo Il Giornale ci sarebbe la mano del direttore del Foglio sui tagli ai toni troppo accesi del Cav nei confronti dei giudici che erano il corpo centrale dell'intervento. Il video che, nell'ottica berlusconiana, potrebbe provocare nel Pd quello che viene definito un "fallo di reazione", potrebbe andare in onda nelle prossime 48 ore con l'obiettivo di far passare chiaro il messaggio che Berlusconi non è per nulla disposto ad incassare in silenzio un affronto come il voto del Senato a favore della sua decadenza.