Il guru-star
Casaleggio da Ambrosetti: fuga con scorta da giornalisti e fotografi
Vietato fotografare o intervistare Gianroberto Casaleggio. L'eminenza grigia del Movimento 5 Stelle arriva per la prima volta al workshop Ambrosetti di Cernobbio, a Como, e lo fa secondo il suo stile, evasivo ed elusivo. Il fondatore della Casaleggio & Associati, ispiratore di Beppe Grillo, arriva nella hall di Villa d'Este intorno alle 7.45, con un piccolo bagaglio in mano. I pochi giornalisti presenti, alcuni con le telecamere, lo circondano e lui, senza rispondere, nel tentativo di svicolare verso il banco accrediti si infila nella sala delle cassette di sicurezza. A quel punto chiede agli uomini della scorta di essere protetto dalle (temibilissime) domande dei giornalisti: "Per favore, mi date una mano?", chiede l'allarmato Casaleggio agli agenti, e due uomini della Polizia tengono a maggiore distanza i cronisti, consentendo a Casaleggio di entrare in una stanza il cui ingresso è protetto dalla scorta. Per entrare nella sala del workshop con imprenditori, banchieri e politici (tra cui il premier Enrico Letta), Casaleggio ha utilizzato un ingresso secondario. "Giornali e tv strumeni del potere" - "Sono qui per illustrare le idee del Movimento e per spiegare l'evoluzione delle reti e della politica", ha spiegato ai cronisti il guru della nuova politica liquida prima di chiudersi nella stanza, dove ha chiesto agli organizzatori di non far acedere cameraman e fotografi. Richiesta accolta, per la prima volta nella storia della manifestazione. Evidentemente l'esigenza di "mistero mediatico" di Casaleggio può più di quella di sicurezza che pure aveva fatto "blindare" Cernobbio nei giorni delle partecipazioni in contemporanea del vicepresidente Usa Dick Cheney e del leader israeliano Shimon Peres. L'unico messaggio del guru che filtra dalla riunione top secret? "Internet non è solo un altro media, è un processo di trasformazione. Giornali e tv sono lo strumento del potere, ma per fortuna declinano davanti al web". Ma niente foto, per carità. Brunetta: "Uno dei tanti" - Forse, però, la risposta migliore al messianico Casaleggio l'hanno data quei partecipanti che se ne sono andati, delusi, a metà intervento. "Un alieno", l'ha definito qualcuno. Di "lezione basic" parlano altri, e spunta pure qualche applauso sarcastico alla "operazione mediatica". E se qualcuno, come Mario Monti, ha definito le parole di Casaleggio "interessanti" (sulla stessa linea dell'ad di Intesa Enrico Cucchiani e quello di Unicredit Federico Ghizzoni), altri come Renato Brunetta non hanno riservato gentilezze al debuttante: "Uno dei tanti discorsi oggi a Cernobbio, neanche il migliore".