Attivisti o terroristi?

Lettera con stella a 5 puntee minacce di morteal senatore Pd anti-No Tav

Francesca Canelli

Tutto è nato da un tweet: "Parte da Pisa per andare a fare la guerra allo Stato, prende, giustamente, qualche manganellata, inventandosi di essere stata molestata". Così aveva "cinguettato" il senatore del Pd, Stefano Esposito, riferendosi alle dichiarazioni della manifestante No-Tav Marta Camposana, che in seguito agli scontri aveva denunciato manganellate e palpeggiamenti da parte dei poliziotti. La lettera minatoria - Frase che a Esposito è valsa una bella lettera di minacce completa di stella a cinque punte: "Ormai la tua vita non vale piu' niente, sei il primo della lista. In Parlamento hai scelto di servire tutte le lobby peggiori, Tav, F35 e Terzo Valico, nessuno è in grado di proteggerti". Ora la lettera è in mano alla Digos, che indagherà sulla sua provenienza. Solidarietà - "Molta solidarietà e molta amicizia" a Esposito è stata espressa in aula dal capogruppo dei democratici, Luigi Zanda.  "Siamo di fronte all'evidenza inoppugnabile di un'escalation che non lascia più spazio a letture ambigue, a contiguità, a coperture più o meno consapevoli", si legge nella nota del senatore Pd Daniele Borioli. E ancora: "Le minacce non fermeranno il suo impegno nella realizzazione della Tav Torino-Lione", dice Altamura, segretario del Partito Democratico di Torino. Molte altre voci, tra cui quella del sindaco di Torino Piero Fassino, si sono levate in difesa di Esposito. Che, dal canto suo, attacca ancora: "Sono buoni solo dietro le maschere antigas".