Scacchiere rosso
La Boldrini è pronta a scendere in campo,lady Montecitorio si prende Sel,Vendola ora rischia la leadership
Va ovunque. A Regina Coeli, nelle sue Le Marche, in Calabria. Più che visite istituzionali quelle di Laura Boldrini sembrano le tappe di un tour elettorale. Lo schema è semplice: vado, parlo, faccio una foto durante il viaggio e la twitto. Et volilà, la Boldrini da presidente della Camera ormai è un vero e proprio leader politico. Così nelle stanze di Sel i vendoliani sono in allerta. Il congresso di Sel si avvicina e allora la leadership di Nichi Vendola potrebbe non essere più al sicuro. Il declino di Nichi - I fatti sono semplici. Nichi ha perso malamente le primarie del centrosinistra. Prima era bersaniano, poi grillino, ora è tornato antiCav, antiGrillo e antiPd. Idee confuse. A questo va aggiunto che nella roccaforte vendoliana, la Puglia le cose non vanno molto bene. L'ultima relazione della Corte dei Conti sulla regione Puglia recita: "La gestione delle consulenze e delle spese della regione non è conforme a una sana e prudente gestione finanziaria”. La bacchettata dei magistrati contabili arriva sulle numerose consulenze esterne che Nichi avrebbe affidato a diversi soggetti in quantità esponenziale. Sempre in Puglia, la fiducia dei cittadini nella rivoluzione vendoliana è crollata. L'ultimo baluardo che resiste è il sindaco di Bari, Michele Emiliano. In questo quadro Vendola deve convincere il partito a stare dalla sua parte. Un'impresa non facile data la sua lunga permanenza nella casta. Festa di Sel - Intendiamoci, Vendola non è l'uomo nuovo di Sel o della sinistra rossa. La Boldrini invece nei corridoi della segreteria di Sel appare come un leader trasversale per tutta la sinistra. Ed ecco così che comincia il tour in tutta Italia. Non è un caso ad esempio che nell'agenda ufficiale della Boldrini sul sito della Camera ci sia un appuntamento irrinunciabile: "27 luglio Festa Nazionale Sel, Milano, Sesto San Giovanni". Insomma il presidente della Camera sarà presente alla kermesse vendoliana a fine luglio. Ma non solo. Dal palco di Bologna - La Boldrini il 2 agosto sarà anche a Bologna per la consueta commemorazione della strage del 1980. Lady Montecitorio non parlerà solo in Consiglio comunale come hanno fatto negli scorsi anni i rappresentanti del governo e delle istituzioni negli scorsi anni, no a quanto pare, dato il "favore della piazza" la Boldrini potrebbe parlare dal palco davanti alla stazione. Altro segnale di una volontà di leadership crescente. La profezia - Così visita dopo visita, ciomizio dopo comizio, la Boldrini ha fatto sue tutte le battaglie di Sel: diritti omosessuali, unioni civili, femminicidio, omofobia e dignità per i carcerati. Un pedigree di ferro da giocarsi al prossimo congresso. Anche uno come Barenghi, ex Manifesto e ora a La Stampa avanza un'ipotesi che non appare così infondata: "Sel prepara il suo congresso, la leadership di Vendola non è in discussione ma c'è chi ipotizza che potrebbe scendere in campo la Boldrini". Lady Montecitorio ora fa sul serio. (I.S.)