Scontro rosso
La Innocenzi attacca la Boldrini:"Hai sbagliato a non andare da Marchionne"
La "santorina" Giulia Innocenzi attacca la presidente della Camera, Laura Boldrini. Il casus belli, è il "niet" di lady Montecitorio a Sergio Marchionne che l'aveva invitata in visita allo stabilimento di Val di Sangro. La Boldrini ha ripreso in mano la tessera di Sel e quella della Fiom è ha mandato un secco "no" all'Ad di Fiat e con una lettera ha spiegato dettagliatamente i motivi del gran rifiuto: "Affinche’ il nostro Paese possa tornare competitivo e’ necessario percorrere la via della ricerca, della cultura e dell’innovazione, tanto dei prodotti quanto dei processi. Una via che non e’ affatto in contraddizione con il dialogo sociale e con costruttive relazioni industriali: non sara’ certo nella gara al ribasso sui diritti e sul costo del lavoro che potremo avviare la ripresa. Per impegni istituzionali già in agenda non posso accogliere l’invito alla cerimonia del 9 Luglio in Val di Sangro", aveva risposto la Boldrini. Ha sbagliato tutto - La Innocenzi però non ha gradito e su facebook tira per la giacchetta la Boldrini e le dà un consiglio: "D'accordissimo con la Presidente Boldrini sul merito - "non sarà certo nella guerra al ribasso sui diritti che potremo avviare la ripresa" - ma in disaccordo sul metodo. Questa frase, infatti, non sarebbe stata molto più forte e di aiuto agli operai stessi se pronunciata all'interno dello stabilimento Fiat e davanti a Marchionne? Sarebbe stato molto interessante anche sentire la risposta...". Insomma la Innocenzi è chiara: la Boldrini doveva metterci la faccia. La lettera con la quale ha risposto all'invito di Marchionne è apparsa come uno scudo dietrio il quale la Boldrini ha cercato riparo per evitare l'incontro-scontro con Marchionne. Una sorta di "codardia istituzionale", che alla Innocenzi non è piaciuta. (I.S.)