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Ferrara: "Basta critiche ai grassi. Obeso è bello, rassicura in tv bimbi e papà"

Il direttore del Foglio Giuliano Ferrara

Il direttore del Foglio attacca Reex Reed che aveva punzecchiato l'attrice Melissa McCarthy per il suo aspetto fisico. Dall'Italia Giuliano la difende e manda Reed "a qual paese..."

Ignazio Stagno
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Giuliano Ferrara si è stufato degli insulti e degli sfottò sulla sua stazza fisica. Così sul Foglio, rende giustizia a tutti "ciccioni" che vengono criticati per la "panza". Con un lungo editoriale l'Elefantino sviluppa l'idea che "grasso è bello" e magari anche simpatico. "L'attacco al ciccione di successo, alla figura pubblica dell'obeso, non è di per sé sconvolgente, io almeno lo sopporto come un tributo inconsapevole di sé e del risentimento blasfemo che esprime verso l'essenza della pinguedine: divinità e vita".   Rassicuro bimbi e papà - Poi Ferrara racconta un gustoso retroscena della sua carriera che testimonia come il suo fisico lo abbia aiutato a bucare lo schermo: "Quando Antonio Ghirelli disse a Craxi che sarei andato in video per la prima delle mie trasmissioni televisive, Bettino gli rispose: 'E' troppo grasso'. Dopo il successo, immediato, dicevo ai miei amici: 'Ovvio, sono grasso, riconoscibile all'istante, basta un pizzico di talento e la figura tonda aiuta, rassicura adulti e bambini'.  Insomma Ferrara rivendica la sua obesità con fierezza. Una sorta di passaporto di lusso alla rovescia per aprire le porte del successo. "Io voglio essere me stesso. Volevo essere Oliver Hardy, Ollio, il bonario compagno di Stanlio. Poi ho sperato di essere un po' almeno John Belushi, ma non sono mai stato un maledetto".  Contro chi critica gli obesi - Lo sfogo in punta di penna dell'elefantino arriva dopo le critiche del gionalista del New York Times, Reex Reed che aveva attaccato l'attrice Melissa McCarthy definendola "un aggeggio di attrice che ha dedicato la sua breve carriera al fatto di essere di volta in volta disgustosa e obesa con eguale successo". "Io obietto all'uso di fattori di salute come elementi di scenaLa Mc-Carthy basa la sua carriera sul fatto di essere disgustosa e obesa. E non mi pare divertente. Ho troppi amici che sono morti per malattie legate all'obesità, problemi cardiaci e diabetici", aveva aggiunto Reed. Ferrara non ha mandato giù l'opinione del "criticastro" e così ha preso le difese della star americana e indirettamente anche le sue in una sorta di peana all'obesità che nello spettacolo e nella vita funziona. Con buona pace di Reed, dei critici e della morale pubblica che impone dieta a vita senza lasciarci il conforto di una forchettata di maccheroni tra una delusione e un'altra. (I.S.)

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