La soffiata
Stiravano tovaglie e facevano i camerieri: la vita dei Vip prima di essere Vip
Non tutti nascono con la camicia altrochè. Siamo abituati a vederli in giacca e cravatta dominare i nostri schermi televisivi, in luccicanti abiti partecipare a galà di beneficenza e a festini privè: ma chi erano prima di diventare Very Important Person? I Vip made in Italy, prima di arrivare al successo, hanno faticato parecchio: chi in gelateria, chi posando con il lato b in bella mostra e chi, ancora, conteggiando i numeri. Dagospia ci svela quale fosse la loro carriera prima di divenire, aimè, volti noti. Il primo della lista è Gerry Scotti, al secolo Virginio. La leggenda narra che abbia iniziato la scalata verso il successo lavorando come disc-jockey ma in realtà il buon Gerry aveva una professione creativa ( e ben pagata). Faceva il pubblicitario: "Avevo un ottimo stipendio, un sacco di benefit, persino il dentista pagato", ricorda il conduttore. Guarda un po' - E Super Simo? Miss Ventura ha iniziato facendo la contabile in un'azienda di autotrasporti e a pagarle lo stipendio era la madre. Scoperto il trucchetto Simona ha iniziato a stirare tovaglie in un tennis club fino a che, diplomata all'Isef (Istituto Superiore di Educazione Fisica) è poi diventata giornalista sportiva e ha scritto la sua storia. Persino Tiziano Ferro, e i suoi 111 chili, non ha avuto vita facile: intrapreso il percorso universitario a Los Angeles - specializzandosi in lingue - ha poi deciso di dedicarsi alla musica iniziando come corista live del noto gruppo hip hop Sottotono. Modella, gelataia e pattinatrice - Oggi è una delle prime donne della televisione italiana, nonostante sia svizzera, ma ai tempi la bella Michelle Hunziker ne ha dovute fare di foto prima di essere notata davvero: il suo lato b, per la pubblicità di intimo Roberta, resterà nella storia. Persino Raffaela Carrà, o meglio Pelloni, sognava tutt'altra carriera per sé: voleva aprire una gelateria e vendere ( e mangiare) coni gelato: altro che cinema e tv! Camilla Patrizia Carlucci, in arte Milly, era un'appasionata di sport e campionessa italiana di pattini a rotelle. Solo Renzo Arbore riuscì a farle cambiare idea e a trasformarla in soubrette e conduttrice. Chi invece adesso fa sorridere l'Italia con le sue trasmissioni era in realtà, in un passato remoto, un vero bacchettone. L'avresti mai detto - Antonio Ricci, laureato in Lettere con una tesi sulla Difesa dei Beni Culturali, è stato il preside (e insegnate di lettere) di un Istituto di Genova. Chi invece da Ricci è stato scoperto è Ezio Greggio. Per lui la vita era già decisa: il padre lo voleva vedere sistemato in un bel posticino in banca ma lui sognava lo spettacolo: "È vero, mentre facevo l'università a Torino lavoravo in banca, ma contemporaneamente avevo messo su un'agenzia pubblicitaria ed ero direttore di una pubblicazione sui filati. Insomma, ero l'uomo più incasinato della terra. Ma il chiodo fisso era lo spettacolo, dopo un'esperienza maturata a scuola, a Biella. Così provai col Derby a Milano e finii nei corridoi di Mediaset dove incontrai Ricci". Il gollega Enzo Iacchetti invece, lavorava in un'agenzia di viaggi a Lugano quando lasciò tutto per il suo primo impiego in radio. E anche un grande mito come Adriano Celentano ha rischiato di non uscire mai dalla via Gluck. Il suo lavoro? L'aiuto orologiaio. Ma chi invece ha fatto dura gavetta è Albano Carrisi, giovane cameriere pugliese espatriato a Milano che - in un ristorante del centro "Al Dollaro" - scriveva ordinazioni e serviva pietanze e caffè.