Scandalo rimborsi
Fiorito condannato a 3 anni di carcerePer 5 anni "er batman" è interdetto
L’ex capogruppo del Pdl alla Regione Lazio Franco Fiorito è stato condannato a tre anni e quattro mesi dal gup Rosalba Liso. Era accusato di peculato per essersi appropriato di oltre un milione di euro dai fondi del gruppo regionale del Pdl. A Fiorito è stata applicata l'interdizione per cinque anni dai pubblici uffici. Il giudice ha, infine, accolto le richieste di patteggiamento avanzate dagli ex collaboratori di Fiorito, Bruno Galassi e Pierluigi Boschi: 1 anno e 5 mesi di reclusione al primo, 1 anno e 2 mesi al secondo. La reazione de "er Batman" de noantri non si è fatto attendere: "Io non ho rubato nulla, quei soldi li ho ricevuti tramite delibera... . E calandasi nel personaggio dei fumetti che ispira il suo soprannome annuncia: "Mi mettero' invece a fare il filantropo", ha detto. Riguardo alla vicende sostiene di aver "fatto fin troppo carcere. Durante il processo abbiamo dimostrato, documenti alla mano, di non aver commesso alcun peculato. Ci auguriamo ora che la sentenza in appello venga corretta". L'ex capogruppo del Pdl ricordando di aver scontato gli arresti domiciliari ad Anagni, dove continuera' a rimanere, ha anche precisato che per ora non ha alcuna intenzione di tornare in politica. "Mi mettero' invece a fare il filantropo", ha detto. Per quanto riguarda la detenzione a domicilio ad Anagni, Fiorito ha detto che la gente gli vuole bene e che quindi continuera' a stare li'. Poi parlando del carcere ha detto che si tratta "di un'esperienza terribile che non auguro a nessuno. E' sicuramente un passaggio che avrei evitato". Sempre riferendosi all'accusa che gli e' stata mossa, Fiorito ha precisato che quei soldi non li ha spesi "per viaggi, auto e acquisto di immobili. Tutto quello che era stato scritto prima e' stato ora definitivamente cancellato. Io continuo a ricevere attestati di solidarieta' da ex consiglieri regionali e da sindaci, ma non dai grandi dirigenti del Pdl". Accennando poi all'inchiesta in corso da parte della Procura di Roma sulle spese che sarebbero state fatte da altri consiglieri regionali, Fiorito ha detto di "non aver accusato nessuno ma ho solo raccontato di un sistema. Spetta ai pm fare chiarezza. Avendo gia' restituito i soldi oggetto dell'accusa in questo momento sono l'unico politico che non ha preso soldi dalla Regione Lazio". Fiorito, arrestato il 2 ottobre 2012, era finito agli arresti domiciliari, trascorsi ad Anagni, il 27 dicembre e aveva poi ottenuto la libertà il 28 marzo scorso. Tramite gli avvocati, ha da tempo raggiunto un’intesa con la Corte dei Conti per la restituzione di un milione e 90mila euro. Il pm Alberto Pioletti aveva chiesto per lui una condanna a 5 anni di reclusione e l’interdizione perpetua dai pubblici uffici. La procura accusava l’ex esponente del Pdl di aver dirottato su alcuni conti personali, in Italia e all’estero, fondi regionali destinati al partito. "Sono soldi che mi sono stati assegnati - si è sempre difeso Fiorito -, non mi sono appropriato di nulla". Il milione che verrà restituito alle casse della Regione contempla i 550mila euro dissequestrati dal gup, altri 200mila in contanti e il resto proveniente da beni immobili dati in garanzia.