Da Cruciani
Gentilini (Lega): "Kabobo? Iniezione letale o lavori forzati"
"Ci vuole la pena di morte, un criminale che si macchia di un delitto così efferato non deve vivere negli alberghi delle prigioni coi miei soldi e quelli dei cittadini. Certi delitti vanno puniti". E' il pensiero del candidato sindaco a Treviso della Lega Nord, Giancarlo Gentilini, su Kabobo, il picconatore che una settimana fa uccise 3 persone a Milano. Iniezione letale o lavori forzati - Ospite a La Zanzara, in onda su Radio 24, Gentilini ci va giù duro:"Ci vorrebbe un'iniezione letale perché la morte deve essere data lentamente. Sono portavoce della volontà della gente e quelli di Kabobo sono delitti senza senso, è un delitto pazzesco e la pazzia va eliminata". Per l'esponente della Lega "l'unica alternativa sono i bagni penali di francese memoria, andare a spaccare pietre dalla mattina alla sera finché non riescono più a spezzare le pietre. C'è chi difende la vita e fa sproloqui, ma li vorrei vedere se accadesse ai loro familiari, è molto facile parlare sulla pelle degli altri". Attacco alla Kyenge - Gentilini è un fiume in piena e spiega il perché, a suo giudizio, a Kabobo va inflitta una pena severa: "Quando giro per Treviso i miei concittadini dicono che Kabobo lo avrebbero strozzato e la voce del popolo è la voce di Dio". L'ultimo affondo il leghista lo riserva alla Kyenge: "Vuole eliminare il reato di clandestinità, una bestialità. Io voglio invece che gli immigrati si appuntino sul petto un pezzo di lenzuolo, con nome, cognome e luogo di destinazione. Come succedeva con gli emigranti italiani. Bisogna sapere chi calca il territorio italiano".