Esempio a metà
La Boldrini vola low cost,ma scorda chi "sfrutta le hostess"
Laura Boldrini è low cost. Dopo aver promesso di tagliarsi l'indennità da presidente della Camera ora ha anche abbandonato la business class di Alitalia. Lei che per anni ha lavorato all'Onu è abituata a viaggiare in tutta Europa, ma adesso i soldi sono finiti pure per lei. Così per il suo ritorno in Italia da Bruxelles ha deciso di prendere un volo Ryanair. Ecco la foto scattata da Silvia Andriotto, a bordo di un aereo Ryanair in attesa di decollare dall’aeroporto di Bruxelles-Charleroi. Tra i passeggeri anche il presidente della Camera Boldrini. Il volo della Boldrini era diretto a Bologna dove l'attendeva un incontro con alcune donne per discutere di politica e il ruolo della donna. Ma nonostante la buona volontà, la Boldrini, esponente di Sel e da sempre paladina di immigrati e soprattutto lavoratori, ha dimenticato che Ryanair negli ultimi mesi è al centro di una polemica forte per lo sfruttamento che i dirigenti eserciterebbero sui dipendenti. Al punto che in Gran Bretagna la deputata laburista Luciana Berger ha sollevato la questione anche in parlamento. "Sfruttano le hostess" - Il caso nasce dal racconto di Sophie Growcoot, 20 anni, hostess Ryanair. La ragazza ha affermato di essere stata obbligata a prendere tre mesi di ferie non pagate, di aver pagato di tasca propria 360 sterline per l'uniforme, altre 1800 sterline per il corso preparatorio, e di essere stata pagata solo per le ore in volo. La Growcoot ha anche aggiunto di aver percepito il salario solo per 4 giorni lavorativi a settimana e di doversi redere reperibile in ogni momento alloggiando in posti vicino l'aeroporto in attesa della chiamata. Che magari poi arriva ma il volo viene cancellato e la ragazza ha denunciato di non essere stata rimborsata nè del viaggio in taxi nè per l'alloggio che aveva reso vicino la pista. Il salario medio è di soltanto 13 sterline lorde (meno di 15 euro) all'ora, senza possibilità di aumenti per almeno tre anni.La compagnia si è difesa affermando che la hostess apparteneva ad una società che forniva personale a Ryanair. Il caso in Gran Bretagna fa ancora discutere. La Boldrini low-cost sì, ma questa volta si è trovata involontariamente dalla parte di chi sfrutterebbe i lavoratori. Lei, così attenta com'è, non lo sapeva? (I.S)