La sentenza
Travaglio contro la Bonino:"Lei al Colle? No è berlusconiana"
Emma Bonino al Colle? Nemmeno per sogno. Marco Travaglio su Il Fatto smonta l'ipotesi della radicale al Quirinale. Lo fa a modo suo con l'accusa più cara al giornalista "manettaro": "E' berlusconiana". Con un editoriale di fuoco, Travaglio ripercorre la carriera politica della Bonino e ne fa una "berluschina" della prima ora: "Da sempre radicale, la Bonino si è candidata nel 1994 con Forza Italia fondata da Berlusconi, Dell'Utri e Previti. Nel '94, quando si candidò con il Cav partecipò con lui e la Parenti a un comizio a Palermo contro le indagini su mafia e politica". Come se non bastasse, Travaglio rispolvera anche un endorsement del Cav per la Bonino al Colle che risale a ben 14 anni fa. "Nel 1999 Berlusconi la sponsorizzò per il Quirinale, anche se poi confluì su Ciampi e nel 2005 la Bonino dichiarava di apprezzare cio che Berlusconi stava facendo come premier". Programma in comune - Insomma per Travaglio la radicale è quasi un'azzurra del Pdl, troppo per poter aspirare alla carica di Capo dello Stato. E se qualcuno avesse ancora il dubbio che la Bonino non sia vicina a Silvio, per Travaglio parla chiaro anche il programma politico dei radicali: "Molte delle sue battaglie referendarie e non, coincidono col programma berlusconiano, dalla deregulation del mercato del lavoro e contro le trattenute sindacali in busta paga". Infine Travaglio l'accusa pure per la chiusura di Annozero: "Il voto radicale in Vigilanza fu decisivo per chiudere i talk e abolire l'informazione in tv prima delle elezioni". Il mandante? Sempre lui Berlusconi. E' l'ingrediente immancabile nella "ricetta travaglina". La Bonino se ne farà una ragione. (I.S.)