Rossonero

L'idea pazza del "rosso" Veltroni:"Riapriamo il balcone di piazza Venezia,lì si è fatta la storia d'Italia"

Ignazio Stagno

"L'ora delle decisioni irrevocabili batte sul cielo della nostra patria". Così disse il Duce quel 10 maggio del 1940. Dalla caduta del fascismo le porte del balcone di piazza Venezia a Roma sono rimaste chiuse. Per sempre. Ma adesso "batte l'ora" per riaprire quelle porte. L'idea è di Walter Veltroni. "Riapriamo il balcone di Mussolini in piazza Venezia a Roma i luoghi del fascismo non siano tabù”. Parole pesanti che creano polemiche. “Il balcone di Piazza Venezia era occultato da un paravento nero. Ma che senso ha? È un metro quadrato su cui si è fatta la storia. Rimuovere i simboli degli errori è il modo migliore per ripeterli. Quel balcone, che era esclusiva del tiranno, deve diventare il balcone di tutti, il balcone della democrazia. Ci si deve salire e si deve guardare la piazza come la vedeva Mussolini il 10 giugno del 1940, quando dichiarò guerra e la folla esultante lanciava i cappelli in aria. Per non dimenticare che cosa è stato”, ha affermato Veltroni in un'intervista a La Stampa. Scordare il passato - L'ex segretario del Pd vuole mettere da parte il passato e rivalutare i luoghi che nel bene e nel male hanno fatto la storia d'Italia. "La storia non è fatta di demolizioni di oggetti. La storia consegna i suoi prodotti, le sue opere d’arte, la sua architettura ai posteri perché abbiano coscienza e memoria della loro civiltà. Mi sembra assurdo che si continui a nascondere un ventennio che è parte tragica della nostra storia”. Dunque Walter vuole che le porte si spalanchino su piazza Venezia. Magari per far spazio a Grillo? L'inciucio è vicino? Beppe è un'altra storia. E Veltroni lo sa.