Ora basta

Annunziata, Gubitosi: "In Rai nessuno si deve sentire ospite sgradito"

Ignazio Stagno

Anche la Rai ora prende le distanze da Lucia Annunziata. Dopo le polemiche per quell'etichetta di "impresentabili" affiabiata ai candidati del Pdl e cantata in faccia al segretario Angelino Alfano, la conduttrice di In Mezz'ora è sotto osservazione di Viale Mazzini. "Mi dispiace molto per l’episodio della trasmissione In mezz'ora. Sono cose che non dovrebbero accadere a nessun conduttore e stupisce che sia successo ad una giornalista esperta come Lucia Annunziata", afferma in una nota il direttore generale della Rai Luigi Gubitosi, esprimendo "rammarico, anche a nome della presidente Tarantola, per quanto accaduto". Gubitosi sottolinea che "fatte salve tutte le opinioni, nei programmi Rai nessuno deve sentirsi insultato o ospite sgradito". Una tirata d'orecchie verbale. Insomma il trattamento riservato ad Alfano non è passato inosservato nemmeno ai vertici della televisione pubblica. Ma ai 9 milioni di italiani che sono stati insultati in diretta tv la "tirata d'orecchie non basta". Dopo essersi sentiti bollare come "impresentabili", vorrebbero qualcosa di più rispetto a una semplice reprimenda: una sanzione? La sospensione del programma? Di sicuro una critica e una pacca sulla spalla non possono bastrare. Proteste azzurre - Già ieri, domenica 17 marzo, l'Annunziata era stata criticata da diversi esponenti del Pdl. "Lucia Annunziata - ha commentato Daniela Santanchè - solitamente buona professionista, non ha saputo resistere alla tentazione di dare giudizi politici e anzichè informare, come dovrebbe e come richiede il servizio pubblico Rai, ha ceduto alla propaganda. Non è impresentabile chi va a manifestare contro una persecuzione giudiziaria ai danni del proprio leader, ma chi stigmatizza una libera manifestazione come impresentabile". Anche Alessandra Mussolini ha richiamato l'attenzione della Rai sull'operato dell'Annunziata: "Lucia Annunziata ha superato il suo noto essere di parte arrivando a insultare milioni di Italiani che votano Pdl e che, putroppo, pagano il canone Rai. Non basta una semplice censura di fronte a tale insolenza verbale. Lo stipendio alla Annunziata lo pagano anche gli elettori del Pdl che meritano rispetto e una giusta informazione, troppo spesso sporcata da giornalisti impresentabili". Precedenti preoccupanti - Dopo il richiamo di Gubitosi si attende un provvedimento duro. L'Annunziata infatti è recidiva. Non è la prima volta che la giornalista durante la sua trasmissione si lancia in commenti pesanti. Storico lo scontro con Silvio Berlusconi del marzo del 2006, quando il Cavaliere lasciò gli studi: "Lei ha dei pregiudizi nei miei confronti, per questo vado via. Dovrebbe provare un po' di vergogna... E poi dicono che la Rai è controllata da me!" sbottò. L'ex presidente della Rai, infatti, incalzava il Cavaliere impedendogli di rispondere. Più recenti gli scontri con Giuliano Ferrara: "Sei un cretino, studia" e con Francesco Rutelli infilzato sul caso Lusi e i soldi della Margherita. Insomma una serie storica sufficiente per chiedere alla Rai qualcosa di più rispetto a una semplice notarella firmata dal dg e "condivisa" dal presidente. Il servizio pubblico pagato con il canone degli italiani merita qualcosa di più, quantomeno un conduttore imparziale e corretto.