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Elezioni, Concita De Gregorio: "Voto a Grillo è senza logica"
Le elezioni 2013 hanno fatto rimanere di stucco la sinistra. Tutti a cercare di capire perché, ancora una volta, hanno fatto flop. I politici, per ora, tacciono o si limitano a profetizzare con cautela le ipotesi di governissimi o ritorni immediati alle urne. Per ora nessuno sta facendo mea culpa né ha dato le colpe di questo fallimento elettorale. Logico, perché nel Partito democratico e dintorni la prima reazione, di solito, è quella di scaricare le responsabilità sugli altri, siano i nemici interni, quelli esterni, il destino cinico e baro. Concita: "Colpa dei grillini" - Per farsene un'idea, basta ascoltare su RepubblicaTv un paio di commenti di due autorevoli voci democratiche, l'ex direttore dell'Unità Concita De Gregorio e Vittorio Zucconi. La bella Concita se la prende, naturalmente, con i grillini, perché il loro voto "sfugge alla logica". Di più, con i sondaggisti che non riescono più a prevedere cosa faranno gli anti-Casta. "Da questo momento in poi tutti gli stumenti di indagine della politica e i sondaggisti li possiamo anche dare indietro - spiega serafica la De Gregorio -. E' evidente che chi ha votato Grillo respinge ogni tipo di coinvolgimento nel rituale della politica che condanna con il suo voto. Non dice al seggio chi ha votato, si rifiuta di essere soggetto a campionamento. Chi fa i sondaggi e gli exit poll non può aver tenuto conto di una realtà nuova, quella di Grillo". Zucconi: "I grillini devono crescere" - Vittorio Zucconi va oltre e constatata l'ingovernabilità al Senato auspica una clamorosa intesa tra Pd e grillini. Motivo? I 5 Stelle, entrati in Parlamento, devono crescere e smettere di essere solo distruttivi. "Cosa facciamo domattina quando si aprono i mercati - si chiede Zucconi -? Si può formare una maggioranza con un mandato dagli elettori? Io credo di no. Al Senato sarà un fritto misto di paranza. Nessuno è in condizione di governare un paese in condizioni che abbiamo dimenticato da due o tre mesi. Ci sarà un corteggiamento dei 5 Stelle, tentativo che non andrà a buon fine perché i grillini arrivano in parlamento per dire no, per essere contro. Ma dovranno crescere, dovranno decidere. Con questo voto abbiamo rimandato Cicchitto, Razzi. Non solo la vecchia politica, ma il peggio della vecchia politica". E nessuno che si domandi perché gli elettori italiani, nel "vecchio", abbiano inserito di forza anche i big democratici.