L'intervista

Il pronostico elettorale di Feltri: chi vince e chi perde al voto

Lucia Esposito

Sono davvero poco ottimista su questi sforzi, veri o presunti, di riconquista. Non c’è una realtà tangibile in questo senso, ma potrei sbagliarmi, intendiamoci”. Vittorio Feltri fa le previsioni elettorali su Italia Oggi.  In una lunga intervista dice sostanzialmente che Forza Italia si è via via spappolata a partire dall’addio di Gianfranco Fini che l’ex direttore di Libero vede come l’inizio della fine.  “Di Forza Italia oggi esiste si e no il nucelo fondativo. Sono dinanzi a un rimasuglio e non certo dinanzi a un partito in grado di competere”.   Feltri non ha dubbi: alla gente non interessa nulla di sentire che nella coalizione di centrodestra c’è anche Giorgia Meloni e poi Salvini e si arriva al 40%. “Sono pensieri vaghi che mi paiono più che altro desideri”.  Poi una riflessione sul’elezione di Mattarella “Un presidente più grigio di così, credo che non si potesse trovare”.  E quindi spiega Feltri, Berlusconi fece male a rompere con Renzi per questo. La previsione - L'editorialista de Il Giornale fa il suo pronostico Renzi vincerà a Milano e perderà ovunque.  “A Milano non c’è e non ci sarà un candidato di centrodestra”.  Per Vittorio Feltri non ci sono dubbi: non si vince né se convincessero Sallusti e nemmeno Del Debbio e Gesù Bambino. “La buona borghesia milanese voterà Giuseppe Sala. La città è stata rilanciata da Expo e non ci sono motivi particolari di scontentezza, salvo nelle periferie, per i problemi soliti, dalle case popolari all' immigrazioni, ma che sono questioni nazionali”