Con Monti per gli Agnelli
La Zanzara, Giannino: "Monti si candida per difendere gli interessi della Fiat"
Oscar Giannino sempre più scatenato. Se la prende con Silvio Berlusconi, apre a Beppe Grillo, rivela i piani Pierluigi Bersani che, dice, gli ha offerto un seggio. E Mario Monti, con cui pure, almeno inizialmente, sembrava profilarsi se non un alleanza, quanto meno una comunanza d'intenti. Sembrava, appunto. Ospite venerdì sera di Giuseppe Cruciani e Davide Parenzo, a La Zanzara, il leader di Fare ha attaccato l'attuale premier come un Berlusconi qualunque: "Nella candidatura di Monti c'è un conflitto di interessi clamoroso. Lui è l'uomo della Fiat. Lui si candida per garantire certi interessi del gruppo torinese. Obama vuole che il prossimo governo in Italia non rompa le scatole alla Fiat che deve comprare nel 2013 il quaranta per cento di Chrysler". Boom. Istigato dai due bad boys, che gli chiedono se davvero pensa che "gli Usa di Obama vogliono Monti presidente del Consiglio per garantire Chrysler", Giannino non ha dubbi e spiega nel dettaglio il senso delle sue parole: "Monti ha scelto il presidente della Ferrari come unico selezionatore della lista, ha candidato Bombassei che è un fornitore Fiat e Ferrari ed è anche socio di Ntv che è quella che fa concorrenza a Trenitalia". Seconda staffilata. Conferma poi ciò che, suscitando un certo scalpore, affermò qualche giorno fa riguardo al Movimento 5 stelle: "Io credo che con Grillo e i suoi si può fare qualcosa insieme. Ci sono dei punti del loro programma come il Consiglio dei Ministri online, un rendiconto mensile delle spese dei gruppi e di ogni parlamentare, eliminare il quorum per i referendum che deve essere valido in ogni caso, su cui si può fare una battaglia in comune". Precisa che, a suo parere, "le proposte economiche di Grillo sono fuori dal mondo ma le battaglie di trasparenza mi piacerebbe farle insieme". Non potevano mancare le frecciatine a Monti ("Invece di una moglie che mi frena ne ho una che mi spinge a continuare a fare follie") e, soprattutto, a Montezemolo che, sostiene Giannino, è stato l'artefice della sua esclusione dalle liste montiane: Noi riempiamo teatri e piazze, Italia Futura no. Quindi per Luca va bene avere concorrenza sui treni ma non nel proprio schieramento".