Vaticano

Papa Francesco, intervistato da Paris Match. Sulla scelta del suo nome: "Mi dissero di non dimenticarmi dei poveri"

Federica Villa

"Quando in Conclave era stata ormai raggiunta la soglia dei voti necessari per l’elezione, il cardinale Cláudio Hummes, un amico, che era seduto vicino a me, mi ha abbracciato e mi ha detto di non dimenticarmi dei poveri". Papa Francesco ha spiegato così, durante un'intervista al settimanale francese Paris Match, poi ripresa dal Fatto Quotidiano, il motivo per cui ha scelto proprio il nome del santo dei poveri quando è stato chiaro che sarebbe diventato il nuovo pontefice. Il messaggio di pace - Il Papa ha poi aggiunto: "Ho pensato anche al mondo dilaniato da tante guerre e violenze. Francesco con la sua testimonianza è stato un uomo di pace". Lo stesso uomo di pace che vuole essere Bergoglio che, negli ultimi mesi, ha viaggiato molto per portare il suo messaggio di speranza nel mondo, dall'America Latina a Cuba, fino a Washington. "I viaggi sono comunque molto faticosi e in questo momento, con il Sinodo dei vescovi, mi resta pochissimo tempo per il resto", ha spiegato a questo proposito Francesco. Come San Francesco - San Francesco era umile, un uomo di strada pronto ad assistere i più poveri fra i poveri. E anche in questo, il Papa gli si avvicina. "Non ho abbandonato del tutto il clergyman nero sotto la tonaca bianca! Mi piacerebbe certo poter girare ancora per strada, per le strade di Roma", ha detto il pontefice che si è sempre definito come un prete abituato al contatto diretto con le presone e con le folle che. Questo aspetto, ora che è Papa, non manca nella sua vita, anche se ci sono delle restrizioni necessarie: "Certo mi piacerebbe tanto andare a mangiare una buona pizza con degli amici. Ma so che non è così facile, quasi impossibile. Quello che non mi manca mai è il contatto con la gente. Ne incontro tantissima, molta di più rispetto a quando ero a Buenos Aires, e questo mi dà molta gioia!".