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Romano Prodi: "Angela Merkel, il suo strapotere non è usato con senso di responsabilità"

Andrea Tempestini

La berlusconizzazione di Romano Prodi continua. In breve, le puntate precedenti. La prima: affermò che detronizzare Muammar Gheddafi in Libia fu un sostanziale errore. La seconda: nei giorni del caso del vino di Massimo D'Alema puntò il dito contro le intercettazioni. Tutte battaglie del Cav, sposate ora dal Mortadella. E si arriva dunque all'ultima puntata. Già, perché Prodi, ora, si scaglia anche contro la Germania di Angela Merkel: "Il fatto che la Cancelliera possa diventare la Cancelliera d'Europa non lo vedo come un pericolo, ma come una realtà esistente oggi. Il presidente americano - ha aggiunto - ha sempre telefonato al primo ministro inglese, adesso chiama Berlino e basta". Dunque l'attacco: "Lo strapotere della Germania è conseguenza delle virtù del Paese, ma non è usato con senso di responsabilità". Prodi se n'è accorto oggi. Berlusconi, invece, se n'era accorto da tempo.