L'attacco

Vittorio Feltri: "Liberiamo i koala dalla stupidità dei potenti"

Ignazio Stagno

Le foto dei leader del G20 e di Agnese Renzi con un koala sulle spalle hanno fatto il giro del mondo. Ma gli scatti, che da più parti hanno suscitato ilarità, hanno fatto infuriare Vittorio Feltri che in un commento su Il Giornale critica proprio quei grandi della terra che non hanno risparmiato il simpatico animale. "Mi fa pena per la vita che gli tocca fare a causa dell'impiego impostogli dall'uomo: quello di essere fotografato in braccio a chiunque capiti in Australia e desideri farsi ritrarre con lui, quasi che fosse un trofeo, sia pure momentaneamente in forma fisica. L'orsetto infatti a forza di essere costretto a stare con le zampe attorno al collo dei turisti, per consentire loro (una volta tornati in patria) di mostrare con vanto agli amici l'istantanea esotica, rischia la depressione, forse anche l'inappetenza da disgusto". E ancora: "Vorrei vedere voi se riuscireste a sopportare la tortura - non solo psicologica - di essere coccolati per finta, giusto il tempo di uno scatto, allo scopo di rendere felice qualsiasi bischero che, avendo messo piede in Oceania, si sente in diritto di stringervi al petto e di posare con voi per documentare la propria vanità. Deve essere una tale scocciatura, questo  esercizio idiota (che ricorda quello dei bambini in vacanza a Rimini fotografati accanto alla scimmietta), da rovinare l'esistenza della povera bestia". Infine un appello: "Organizziamo una campagna per liberare il koala almeno dalla stupidità dei potenti".