Gelato-gate
Francesca Pascale: "Le foto della Madia? Sgradevole. Ma quando attaccavano me..."
La bufera del gelato su Alfonso Signorini, il direttore di Chi che ha pubblicato le foto di Marianna Madia intenta a gustarsi il cono con quel titolo civettuolo: "Ci sa fare col gelato...". Tempesta perfetta sul direttore, attaccato da più fronti: politica, benpensanti, colleghi, social network e ordine dei giornalisti. La prima reazione di Signorini è stata quel tweet: "Calippo sì, gelato no? #duepesiduemisure", con chiaro riferimento al bailamme mediatico che si fece sull'arcinoto Calippo di Francesca Pascale. E allora Repubblica è andata a sentire lei, la fidanzata di Silvio Berlusconi, che dice la sua sull'affaire Madia-gelato. "Le allusioni contro di me?" - Sotto a un titolo, quello di Repubblica, che fa pensare una sorta di "condanna" ("Un fatto sgradevole e chi attacca le donne colpisce anche me") si nasconde un pensiero ben più articolato. Pascale premette: "Va bene, vogliamo dire che la Madia è stata offesa? Lo dico: ma solo se chi rideva, o faceva le peggiori allusioni su di me o sulla Carfagna, sente il dovere di chiedere scusa". La 29enne napoletana, infatti, poi aggiunge: "E' chiaro che la foto del gelato, in sé, è innocente. Al limite può prestarsi a una risata da caserma. Ma certo, quel titolo, quella costruzione può apparire sgradevole. Offensiva, o solo brutta. Lo riconosco. E cho offende le donne, offende anche me". Furia Silvio? - Però, Pascale, punta il dito anche contro chi ha taciuto quando, nel passato, il bersaglio di foto e allusioni fu lei. "Vogliamo ricordare per quanti anni sono stata etichettata come la signorina del Calippo?". E ancora: "Quando io e l'ex ministro Carfagna siamo state oggetto di attacchi vergognosi, il giornalismo non si scandalizzava, i vertici istituzionali non intervenivano, nessuno si inteneriva come avviene ora con la Madia". Per ultimo, si torna ancora sul gelato del ministro. "Signorini - riprende Pascale - fa tante cose intelligenti. Quell'attacco allusivo non lo condivido. Se offende una donna, quella pagina, offende anche me. Ora sono stata chiara?". Voci di corridoio, infine, danno conto anche di un Berlusconi piuttosto arrabbiato per quelle foto e quel titolo di Signorini. Repubblica chiede a Pascale se sia vero. La risposta? "No comment...".