La tragedia

Robin Williams, la polizia: "L'attore si è impiccato"

Gian Marco Crevatin

Robin Williams si è suicidato impiccandosi nella sua casa in California. Questa la nuova rivelazione-choc sulla fine dell'attore scomparso questa notte. Se n'è andato senza lasciare messaggi. A dirlo è lo sceriffo della polizia di Marin County che questa sera alle 20 ora italiana ha tenuto una conferenza stampa sul tragico accaduto. Il cadavere, sempre quanto detto dalla polizia, è stato trovato dalla sua assistente personale. Il gesto estremo è avvenuto all’interno della sua casa e non nel garage della stessa, come era apparso in alcune ricostruzioni. Un coltello da tasca è stato trovato nei paraggi. Sui polsi dell'attore sono state rinvenute alcune ferite di natura superficiale, anche se la causa principale del decesso è dovuta all'asfissia causata dall'impiccagione. La moglie dell’attore era in casa ma i due dormivano in camere separate. Nelle prossime settimane verranno effettuati esami tossicologici per capire se al momento della morte Robin Williams avesse nel corpo alcol o droga. Per i risultati definitivi, hanno spiegato, ci vorranno almeno sei settimane. Le prime ricostruzioni - In un primo momento le sue antiche dipendenze da alcolismo e cocaina erano state additate come possibili cause del folle gesto: lo scorso luglio infatti, Robin Williams era stato ricoverato in una clinica nel Minnesota per problemi di alcolismo, il Hazelden Addiction Treatment Center, un centro specializzato in programmi di rehab per la dipendenza dall'alcol. Era la terza volta che l'attore ricorreva alla riabilitazione: la prima, negli anni Ottanta a seguito della morte dell'attore e amico, John Belushi, e la seconda nel 2006. Lo staff dell'attore però da subito aveva smentito la notizia del ricovero per una ricaduta: "Dopo un periodo di lavoro, Robin ha deciso di prendersi del tempo per concentrarsi sul suo costante impegno, di cui siamo molto orgogliosi" aveva dichiarato il suo portavoce alla rivista People. Proprio a People aveva detto già nell'88: "La cocaina era per me, è un posto in cui nascondermi. Alla maggior parte della gente fa un effetto eccitante, a me rallenta". La moglie - L'attore era stato visto l'ultima volta in vita nella casa che divide con la moglie Susan, alle 10 di domenica sera: "Questa mattina ho perso mio marito e migliore amico, mentre il mondo ha perso uno dei suoi più amati artisti e bellissimi esseri umani. Sono assolutamente con il cuore spezzato", aveva detto a caldo proprio la Schneider.