vesuvio bollente
Napoli, Saviano accusa De Magistris, ma Giggino non ci sta: "Se un populista!"
Un tempo erano amici. Uno lo spot dell'altro. Roberto Saviano ora rompe con Luigi De Magistris. Pomo della discordia un articolo sull'Espresso firmato dallo scrittore che critica aspramente i modesti risultati di Giggino nella sua esperienza di sindaco partenopeo. Saviano accusa ritardi sulle opere pubbliche, sulla gestione dei rifiuti, sul caos dei trasporti. Giggino bocciato da Saviano. Senza appello. Il sindaco non butta giù la pillola amara e risponde su facebook allo scrittore: "Se ami questa città, non puoi consentire che sia trattata come un palcoscenico pulp da piegare alla speculazione mediatica e commerciale. Se ami questa città, non puoi consentire che sia strumentalizzata a fine elettorale. Credo che Saviano non faccia un danno all'amministrazione o al sindaco, rispetto ai quali ogni critica è lecita, ma faccia un danno a Napoli. Come ho detto in merito alla fiction Gomorra 2, pur rispettando il diritto alla comunicazione e alla libera espressione artistica, comunque eviterò politicamente la riduzione di Scampia a merce da circo mediatico". Inoltre non è la prima volta che i due si beccano. Già qualche settimana fa il sindaco aveva accusato Saviano di saper solo criticare a distanza e lo aveva invitato a tornare: "Vieni a Napoli. Qui puoi essere utile alla città. Non lontano dove sei". De Magistris si spinge oltre e accusa Saviano di essere populista: "Il tuo è un populismo critico compiuto da lontano, dunque senza avere il polso diretto e quotidiano della città, cioè senza viverla la città". Un populismo che "non può consentire uno sguardo realistico su Napoli. Perché Saviano non ha mai offerto il suo aiuto, non ha mai avanzato un consiglio, non ha mai dato una idea o una proposta per contribuire allo sforzo di rendere Napoli più bella, più vivibile, più libera?".