Cinguettii velenosi
I santoriani processano Travaglio:"Ti sei alleato con il Cav"
Santorini e travagliati delusi. Anzi di più: traditi. Traspare leggendo in rete i commenti durante e dopo la trasmissione che doveva segnare la definitiva demolizione dell’odiato e anziano Cavaliere. E invece no, «quello» se l’è cavata. E la premiata coppia Marco e Michele, fino all’altro giorno emblema dell’informazione libera e pensante, di colpo diventa addirittura «complice» di Berlusconi: «Mi si conferma l’impressione che in questi 18 anni i nemici tv di Berlusconi fossero in realtà i suoi complici» twitta Marina Petrillo, brava giornalista di Radio Popolare. «Berlusconi sta recuperando voti stasera e deve ringraziare il suo amore impossibile e ricambiato, Michele» le fa eco Angela Manganaro, sempre su Twitter. Con il programma ancora in onda, l’account Twitter del seguitissimo blog NonLeggerlo assegna le «pagelle non definitive: Santoro 6,5, Berlusconi 8, Travaglio 4». Tal Valentina Aversano si spinge persin oltre: «Vi prego, chiamate un giornalista che faccia le domande, quelle vere. Per favore». Ma come? Ora Santoro e Travaglio non sono più giornalisti degni di questo nome? E di cinguettìi di tal tenore se ne trovano i pacchi. In molti, poi, si dicono sconcertati da quanto detto a mezza bocca dallo stesso Santoro, durante la lettura da parte di Berlusconi della letterina a Travaglio, quella in cui venivano elencate le condanne per diffamazione del giornalista - mossa invero non proprio elegante, come rimarcato anche da Vittorio Feltri sempre su Twitter: «Le condanne penali e civili dei giornalisti sono routine. Non riconoscerlo significa non conoscere la realtà. Brutta pagina». E comunque, proprio in quel frangente Santoro ricorda all’ex premier che si erano accordati, evidentemente prima della trasmissione, in modo da «non entrare nel merito dei processi». Ancora Non Leggerlo lo fa subito notare: «Santoro: “Abbiamo concordato di non entrare nel merito dei processi”. Cosa?». Anche Diego Bianchi in arte Zoro, blogger nonché straordinario e surreale e ironico narratore dell’universo della sinistra nostrana, ci resta male: «Comunque ‘sta cosa che si erano dati le regole sul limite da non valicare non è bellissimo». Santoro che si mette d’accordo con Berlusconi sulle domande da non fare. Travaglio apparso meno ficcante del solito. E Berlusconi che se ne va raggiante dallo studio di “Servizio pubblico”. Commento finale ed emblematico, ancora di Diego Bianchi/Zoro: «E comunque stanotte non dormo. Ho tanta paura».